Nello scenario della Galleria Valeria Bella, in via Santa Cecilia 2, a Milano, si mette al centro dell'attenzione l'esperienza artistica, interessante e suggestiva, di quattro fotografi.
“DiversaMente” intende proporre esperienze diverse di intendere il linguaggio fotografico, realizzando così una visione molto ampia del modo di visionare la realtà e di intendere il significato e il messaggio che sono celati dietro ad ogni scatto.
La figura umana, nella sue varie sfaccettature e sfumature, viene interpretata dalle immagini fotografiche di Giuseppe Mastromatteo con una serie di ritratti che vogliono raccontare – e riescono perfettamente in questo intento – il modo contemporaneo di intendere il “genere”.
Bruno Cattani sposta la sua attenzione al passato e alle memorie e lo fa per raccontarci tutto il positivo che arriva da questo tipo di “ambientazione” che caratterizza i suoi scatti, con fotografie che disegnano scenari naturali e quelli di luoghi cittadini che fanno parte dei suoi ricordi.
Al lato opposto a quello di Cattani ci sono le immagini di Umberto Agnello che, invece, presentano il fascino delle costruzioni in cemento, valorizzando quelle che sono le strutture meno invitanti da un punto di vista estetico e rendendole così in una nuova visione, meno banale e meno superficiale.
Il “bianco&nero” più raffinato si esprime nelle immagini di Pierre Pellegrini. Il fotografo lascia ampio spazio alla raffigurazione della bellezza della natura e la rende nella sua essenza più sottile e minimale, con un tono essenziale e affascinante, ipnotico.