Siamo abituati a vederlo nei pulpiti televisivi, nel palco ampio di Che tempo che fa! Accompagnato dalle sue bellissime ragazze, è entrato nelle nostre case come un ciclone sgrammaticato e maschilista, il politico Cetto La Qualunque. Il suo accento fortemente meridionale lo caratterizza per quello che dovrebbe rappresentare, un politico corrotto e corruttore, esempio di scaltrezza da “mani sulla città”.
Eppure Cetto La Qualunque rappresenta non un problema specifico, quello della cattiva politica del Sud dell'Italia, potrebbe svolgere la sua campagna elettorale in qualunque centro della nostra penisola, Isole comprese, anche perché il suo slogan è capace di unire le masse fuori da ogni federalismo e separatismo: non ho un sogno, ma mi piace "u pilu"! Il sesso come difesa contro ogni accusa, la piacioneria per raggranellare voti e difendersi dalle diffamatorie accuse di abusi edilizi e nepotismo. Cetto La Qualunque ci indica con sincerità disarmante cosa davvero vuole dalla politica, senza mezze misure, con l'arroganza ignorante del politico che si considera ormai arrivato e dunque impunibile.
La trama
Cetto La Qualunque torna in Italia dopo un lungo periodo trascorso all'estero. E torna con la voglia di rientrare di petto nell'arena politica, in cui si infiltra come un germe malefico la trasparenza e la legalità.
Un comportamento pubblico che Cetto La Qualunque non può permettere! Così, aiutato dalla moglie Carmen e da suo figlio Melo, mette in piedi la sua straordinaria campagna elettorale per diventare sindaco, in cui dovrà sfidare il suo acerrimo nemico, amante della legalità, che vede la politica come una missione contro la corruzione: Giovanni De Santis.
Un carosello di discorsi qualunquemente esilaranti, in cui serio e faceto ci portano nel mondo creato (o solo raccontato?) da Antonio Albanese.
La regia
Qualunquemente è diretto dallo stesso Antonio Albanese, dietro e davanti il ciack, infatti interpreta il protagonista Cetto La Qualunque. La sua esperienza come regista e insieme attore dei suoi film si trova in altri importanti successi, fra cui Uomo d'acqua dolce (1997), La fame e la sete (1999), Il nostro matrimonio è in crisi (2001). Co-regista del nuovo film Qualunquemente è Giulio Manfredonia.
Nipote di Luigi Comencini, collabora da diversi anni con Antonio Albanese. Come regista ha curato diversi importanti progetti cinematografici, fra cui: Se fossi in te (2001), È già ieri (2004), Si può fare (2008).