Un gesto eclatante e dai risvolti (si spera) socialmente utili ha scosso l'edizione 2012 del Festival del Cinema di Torino, tutt'ora in corso.
Il regista Ken Loach ha declinato pubblicamente l'invito dell'organizzazione del Festival, che avrebbe voluto consegnargli un importante riconoscimento in onore della sua importante carriera.
Le ragioni del gesto.
Loach ha così motivato la sua scelta “Sarei stato onorato di ricevere il premio assegnatomi dal Festival del Cinema di Torino, un riconoscimento importante per me e per tutti coloro che lavorano ai miei film”. Tuttavia, mi trovo costretto a rifiutare questo riconoscimento, per mostrare il mio dissenso verso la questione dell' esternalizzazione dei servizi, che vengono svolti dai lavoratori con salari più bassi”.
La situazione cui si riferisce il celebre regista coinvolge tutti i paesi europei, inclusa l'Italia e, in questo caso, la città di Torino. I servizi di sicurezza e pulizia del Museo Nazionale del Cinema, che ha sede nel capoluogo piemontese, sono stati recentemente esternalizzati alla Cooperativa Rear. Questo passaggio ha causato una notevole riduzione degli stipendi dei dipendenti, che hanno inoltre denunciato intimidazioni e maltrattamenti. Molti di loro sono stati infine licenziati per essersi opposti a questo sistema che lede profondamente la dignità del lavoratore.
Un invito al rispetto per i lavoratori.
“E' stato difficile decifrare i dettagli di questa vicenda complessa e che per di più si svolge in un paese diverso dal mio – continua Ken Loach nella lettera ufficiale diramata per motivare il suo gesto – ma credo che l'organizzazione che appalta i servizi non possa chiudere gli occhi davanti a questi meccanismi e che debba tutelare in ogni caso i lavoratori. Mi aspetterei che in questo momento il Museo cercasse un dialogo con i dipendenti e con i sindacati, stimolando la riassunzione dei lavoratori licenziati e rivedendo le modalità di questa esternalizzazione”.
Il regista ha scelto un contesto importante come il Festival del Cinema di Torino proprio per la sua forte risonanza sociale, certo che un evento culturale di qualità come questo possa contribuire a tenere viva l'attenzione su un problema che investe, con modalità diverse ma con gli stessi principi, l'intero continente europeo.
"Bread and Roses"
“Abbiamo realizzato un film, “Bread and Roses”, che affronta proprio questo tema. Come avrei potuto ritirare il premio a cuor leggero, limitandomi a qualche commento sulla critica situazione dei lavoratori di Torino? Sarebbe stato un comportamento debole e ipocrita. Non possiamo affermare delle idee sullo schermo e poi tradirle nella realtà”.