Si svolge a Merano fino al 10 aprile 2016 la mostra dedicata alle più importanti artiste di Body Art
Realizzata in collaborazione con “The Cultural Broker” e “123 Art”, a cura di Valerio Deho', “Gestures. Women in action” racconta esperienze di Body Art al femminile coprendo un arco di tempo molto importante e ampio. Si parte, infatti, dalle prime performance che risalgono ai lontani anni Sessanta e si arriva fino alla Body Art contemporanea.
Al centro della mostra ci sono 40 opere di artiste che hanno saputo raccontarsi, ognuna con la propria tecnica espressiva, mettendo sotto ai riflettori il loro corpo.
Grazie alle loro performance hanno potuto realizzare quella visione ampia e diretta, rivolta al pubblico senza filtri e che è prerogativa della Body Art, anche e soprattutto di quella che era (e che è) la condizione della donna nella società.
Tra le artiste non si può non ricordare Yoko Ono, che troviamo proprio nella prima sala, che porta i suo esordi da questo punto di vista ancora più lontano, ossia negli anni Cinquanta.
Di Marina Abramovic sono proposte performance del passato e fino a quella, famosissima, realizzata nel 2010 a New York, dal titolo: “The artist is present”.
Altri nomi sono quelli di Ana Mendieta, artista di origine cubana, che nella sua espressione realizzò una sorta di comunione con il creato e la natura in senso animistico e prendendo spunto dalla cultura indigena, mentre la francese Orlan ha realizzato trasformazioni del suo volto sottoponendosi a veri e propri interventi di chirurgia plastica.