A due anni dal precedente “Donne e colori”, che aveva visto la partecipazione in veste di autori di gente come Francesco Guccini, Vasco Rossi, Roberto Roversi (il grande paroliere-poeta, proprio lui…), gli Stadio tornano con un album fresco, comunicativo e contemporaneamente molto ispirato, incentrato su semplici e meno semplici storie d’amore narrate con un senso poetico e non scontato e banale della “quotidianità dei sentimenti”. Saverio Grandi e Gaetano Curreri, cui si deve la maggior parte delle canzoni presenti, hanno davvero fatto un gran lavoro. Belle liriche, musiche melodiche, ma raffinate nei giri armonici, confezione estremamente elegante e ben fatta. 12 i titoli presenti (molti potenziali singoli…), tra cui la splendida “opening track” “Sorprendimi”, la “paolocontiana” “Un vecchio errore”, la dolce e “lussuosa” “Non ti sembra”, la “sofficemente rock” “Montagne russe” e l’epilogo “Instrumental” di “ …È tutto qui”.
Musica italiana di gran livello per davvero…