Naipaul riceve il Nobel della letteratura

Sir Vidia Naipaul, lo scrittore inglese nativo di Trinidad, ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura per «aver una capacità narrativa attenta e un rigore incorruttibile in opere che ci costringono a prendere atto e a vedere la presenza delle storie soppresse e dimenticate».

«Fedeli ad oltranza» (Beyond Beliefs), un saggio reportage sul fondamentalismo, un viaggio impietoso «tra i convertiti», L'ultimo libro dell'autore è appena uscito in Italia,  edito da Adelphy. A più di dieci anni di distanza con «Fedeli a oltranza» torna a un tema che gli era sempre stato caro e aveva esplorato in «Tra i credenti».
Sir Vidia Naipaul è nato il 17 agosto 1932 nel villaggio di Chaguanas, vicino a Trinidad, nelle Antille, vive a Londra da quasi 40 anni.

Naipaul si trasferisce in Inghilterra all'età di 18 anni, laureandosi in letteratura all'Università di Oxford nel 1953. Dopo la laurea, collabora come giornalista con la Bbc seguendo avvenimenti culturali. Intanto scrive romanzi, ma anche brevi poesie e saggi. Si dedica in modo particolare, sia nell'opera narrativa che in quella saggistica, a documentare la crisi degli ex Paesi coloniali, accompagnata da una crescente povertà e dall'avanzata dell'islamismo, spesso sotto il segno del fondamentalismo.

Tra le sue prime opere, quasi tutte ambientate nei quartieri poveri di Trinidad, figurano: «Il massaggiatore mistico» (1957), «Miguel Street» (1959), «Una casa per il signor Biswas» (1961), «Area di tenebra» (1964), «In uno stato libero» (1971), «Guerrillas» (1975). Particolare successo internazionale ha avuto il romanzo «La curva del fiume» (1979), ambientato in un paese africano in preda a convulsioni politiche e pulsioni regressive in cui è facile riconoscere lo Zaire di Mobutu.

Nel 1987 Naipaul pubblica un romanzo autobiografico «L'enigma dell'arrivo», quasi un diario della permanenza dell'autore in Inghilterra.

Inoltre sue sono le opere «Una civiltà ferita: l'India» (1977), «India. Un milione di rivolte» (1990), «Una via nel mondo», «Il passaggio di mezzo» (1962), «Fra credenti: viaggio nell'Islam» (1981).

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