ecco le novità di minimum fax:
Steven Sherryl: Il Minotauro esce a fumarsi una sigaretta
Siete sempre stati convinti che il Minotauro fosse stato ucciso dall’eroe Teseo nel Labirinto? Ricredetevi. Sotto l’anonimo soprannome di M, il mitologico uomo-toro oggi vive nel più proletario trailer park del West Virginia, lavora come lavapiatti in una tavola calda e nasconde gli zoccoli pelosi in un paio di anfibi con la punta di ferro. Ha una vita tranquilla, qualche buon amico, e un sogno: comprare un furgone-paninoteca e partire in cerca di fortuna con la ragazza che ama… Nel suo geniale romanzo d’esordio, accolto con enorme entusiasmo dalla critica inglese e americana, Steven Sherrill crea un mondo indimenticabile in cui il mito e la magia convivono col quotidiano; la storia romantica ed esilarante di un tenerissimo e minaccioso «diverso» alle prese con un folle mondo di «normali».
Christian Raimo: Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro
Dopo il fortunato esordio di Latte, la raccolta di racconti premiata col Premio Tondelli e col Premio Settembrini che ha suscitato l’entusiasmo dei critici, Christian Raimo torna con un nuovo libro di racconti. Cosa succede in un tempo sospeso quando qualsiasi promessa di bellezza, felicità, giustizia sembra rivelarsi illusoria? In che modo si può reagire a una catastrofe sentimentale che pare riguardare non solo se stessi, ma un’intera generazione?
Con una scrittura sincera al limite dell’impudicizia, l’autore lascia il compito di rispondere a una teoria di personaggi che, per salvarsi, non possono più permettersi difese. Suore in crisi di vocazione, bambini che girano l’Italia a piedi, innamorati che hanno paura di diventare assassini, angeli poco credibili, malati terminali ancorati soltanto alla propria debolezza. I racconti di Dov’eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro sono otto piccoli atti di fede nell’umanità di coloro che sono costretti ad attraversare questo tempo guasto. E si ostinano a cercare una forma non compromissoria di desiderio, e – qualcuno ha paura di dirlo? – d’amore. Un libro vitale, commovente, in cui ogni pagina si nutre di un’urgenza che non potrà non toccare il lettore, farlo riflettere, turbarlo, e infine conquistarlo perdutamente.
Vittorio Giacopini: Fuori dal Sistema – Le parole della protesta
Una volta si chiamava Sistema. Ora si chiama globalizzazione. Cambiano le parole, ma in fondo il "nemico" è lo stesso: come dice Giacopini nell'introduzione di questo appassionato e approfondito studio sul linguaggio della protesta, "Il paradosso – dopo circa trent'anni di silenzio o di cauti "distinguo" tattici e teorici – è che siamo tornati a percepire il mondo negli stessi termini definitivi e assoluti del passato". In questo suo saggio Vittorio Giacopini "si serve" di cinque figure o movimenti per lui paradigmatici: Bettelheim, Marcuse, Goodman, Pasolini, i Situazionisti e la Scuola di Francoforte, perché "in tutte queste imprese critiche radicali il benessere e la democrazia, la società dei consumi e l'opulenza vengono denunciati come terreno delle apparenze e inganno, ideologia. La critica "totale" della società cerca costantemente di andare al cuore delle cose e sotto il velo della retorica democratica ritrova sempre un segreto inconfessabile".
Rick Moody: La più lucente corona d'angeli in cielo
Con Rick Moody, un nuovo grande talento della narrativa americana entra nella «scuderia» minimum fax. Di lui il Washington Times ha scritto: «è quel raro tipo di scrittore che sa mescolare il rock’n’roll, «Star Trek» e Derrida in uno stesso racconto senza sembrare affettato». Alla sua pubblicazione in America, nel 1995, questo romanzo breve decretò la nascita di un grande scrittore. Nelle sue pagine l’East Village, il quartiere più «bello e dannato» di New York, si racconta attraverso le diverse storie della gente che lo abita. Le vicende di Jorge, Toni, Randy dipingono una realtà di locali sadomaso, crack, prostituzione, i cui attori «sono esattamente come i tuoi amici», persone qualunque cui il caso ha deciso di far toccare i punti estremi dell’autodistruzione. Una poetica delle occasioni perdute e del perdere in generale, in cui «i tossici e i masochisti e le puttane e quelli che hanno sprecato tutto nella vita sono la corona di angeli più lucenti intorno al cielo».
John Barth: La fine della strada
Dopo il successo dell’Opera Galleggiante (“Un capolavoro della letteratura americana del xx secolo”, l’ha definito Franco Cordelli sul Corriere della Sera), la collana “minimum classics” riporta in libreria dopo interi decenni di assenza il secondo romanzo del geniale John Barth, che con il precedente forma, già nelle intenzioni dell’autore, un dittico quasi inscindibile. Una situazione quanto mai tipica – un triangolo amoroso sullo sfondo di un’università della East Coast – nelle mani di Barth diventa un formidabile romanzo filosofico che alterna comicità e disperato nichilismo, satira e tragedia; al centro, uno dei più irresistibili antieroi della letteratura postmoderna: Jacob Horner, il giovane professore adultero che fa della paralisi esistenziale un paradossale sistema di vita.
Alfonso Berardinelli: ABC del mondo contemporaneo – Autonomia, Benessere, Cartastrofe
«Il mio libro ideale», si legge nell’introduzione dell’autore, «deve avere le dimensioni di una mano e non contenere più di cento pagine. Questo piccolo Abc non è certo un libro ideale, ma insegue un ideale. È nato da una scommessa con l’editore: fare un libro di saggistica più leggero possibile, concentrato e insieme rarefatto, saggistica per chi non legge saggistica e vorrebbe cominciare».Da una delle più fini e acute penne italiane, ecco un pamphlet che si pone un obiettivo volutamente grandissimo, rischioso: cercare di dire «il punto in cui siamo», lo stato dell’arte – addirittura – del mondo contemporaneo, ma con un linguaggio accessibile, un tono quasi discorsivo che sostituisca la semplicità e la chiarezza all’oscurità dei tecnicismi e del lessico accademico (senza mai scadere nella banalità o nel pressappochismo di certi «tuttologi» mediatici). Berardinelli lo fa prendendo spunto da tre parole-chiave: Autonomia, Benessere, Catastrofe, che riassumono a suo avviso l’intera società attuale. Con questo libro agile, divertente, coraggioso, Alfonso Berardinelli dismette per una volta i panni del critico letterario e «scende in campo» come critico del sociale per creare un ritratto del mondo contemporaneo (dall’11 settembre ai Simpson, dai fitness center all’urgenza di spiritualità, dall’avanzata della tecnologia alle degenerazioni delle «culture di bandiera») che ne sottolinei complessità, promesse, limiti e contraddizioni.
Lydia Davis: Pezzo a pezzo
Mai pubblicata finora in Italia, Lydia Davis è considerata una vera e propria maestra da alcuni degli autori di spicco della scena letteraria americana: da Dave Eggers a Rick Moody a Paul Auster. Uscita negli Stati Uniti nel 1986, questa sua raccolta d’esordio è un gioiello di acume e ironia che le è valso l’appellativo di «virtuosa americana del racconto». Trentatré storie, ritratti, impressioni, a volte aforismi, «introspettivi e sovversivi, nevrotici e divertenti» (Salon.com) con cui Lydia Davis, come una sorta di Woody Allen al femminile, ci parla dell’anima più sottile e ossessiva delle donne, descrivendo con precisione chirurgica le minuscole attenzioni, la sensibilità e i gesti puramente femminili che gli uomini forse non potranno mai cogliere. Pezzo a pezzo è dunque, in primo luogo, un libro in codice per donne in cui il maschile (e nello specifico: l’ex marito che ricorre nei racconti) è più che altro un interrogativo, qualcosa che si continua a cercare come senso, prima ancora che come uomo. La rottura, il divorzio sembra infatti aver fatto saltare la logicità del mondo: bisogna procedere con grande cautela e ricostruirla, armate di una razionalità che pur volendo essere impeccabile, non può che inciampare costantemente sull’imprevisto emotivo, sullo scompenso, sull’assenza di un qualunque senso che non sia forza interiore, pre-verbale, e sintetizzabile in due elementi di cui oggi le donne non possono fare a meno: intelligenza e spirito di sopravvivenza. Tutto questo la Davis lo racconta con una scrittura essenziale e cristallina, in storie con pochissima trama e personaggi spesso senza nome: un geniale «minimalismo dell’anima» senza nessuna concessione al melodramma o ai cliché della scrittura «al femminile», un capolavoro di sobrietà e intensità che non trova paragoni nella narrativa americana contemporanea.
AA.VV.: La qualità dell'aria – Storie di questo tempo
Venti scrittori italiani raccontano il proprio tempo sulla propria pelle attraverso una manciata di racconti impietosi e corrosivi.
All’inizio del XX secolo l’Italia si candida a diventare il vero oggetto misterioso della Comunita Europea. Di che Paese si tratta? La si può immaginare come un punto di riferimento per la democrazia e l’unione del Vecchio Continente o invece è uno sconclusionato laboratorio alchemico in cui tutte le contraddizioni e i paradossi del nostro tempo ribollono pericolosamente? È una telecrazia o un Paese lentamente avviato verso le riforme? È il primo vero esperimento di democrazia mediatica? È la caricatura di un regime? Resta pur sempre una delle culle dell’umanesimo o è rosa dal cancro della xenofobia? E soprattutto gli italiani, da sud a nord, da Palermo a Milano, dal colosseo alle riproduzioni del colosseo ospitate nei McDonald’s, come sono cambiati e quali sono le storie che oggi li rappresentano compiutamente? E gli scrittori? Venti under 40 saggiano La qualità dell’aria armati di talento, coraggio, ma soprattutto del grimaldello della letteratura. Da firme già note (Tommaso Pincio, Antonio Pascale, Mauro Covacich, Elena Stancanelli, Emanuele Trevi) a recentissime rivelazioni nazionali (Valeria Parrella), a veri e propri esordi, questi scrittori cresciuti nell’era dei videogiochi e delle televisioni commerciali mettono da parte qualunque tentazione di letteratura-entertainment per raccontare, impietosamente e dolorosamente, i loro anni. Per ritrovare, oltre la farsa e le commedia, un sentimento di attaccamento viscerale e di repulsione, di odio e amore nei confronti del proprio mondo e dei propri fratelli.