È nata Aironi, la nuova collana di narrativa della casa editrice Nutrimenti, fin qui impegnata soprattutto nella saggistica di attualità e nel racconto di viaggio.
I primi due titoli pubblicati segnano anche due binari su cui la collana si muoverà anche in futuro. Da una parte il recupero di autori e libri finora praticamente sconosciuti in Italia perché non tradotti, dall'altra l'esplorazione della linea di confine fra realtà e fiction, autobiografia e romanzo.
Il primo titolo è "Lei non sarà mai infedele" della scrittrice sudafricana d'inizio Novecento Jeanne De Casalis: otto racconti eleganti, attraversati da un'implacabile, aristocratica ironia tutta anglosassone.
Il secondo titolo è "Orientàl" di Dante Matelli, inviato dell'Espresso ma anche autore per il cinema (nastro d'argento come soggettista del film L'ultima donna di Marco Ferreri): tre racconti densi e affascinanti sull'Oriente più vicino all'Europa, i suoi molti volti e contraddizioni.
Lei non sarà mai infedele di Jeanne De Casalis (traduzione di Benedetta De Vito)
André Vidal e il suo illusorio ménage con la giovane Zöe. Lady Boffin e la sua irritante carenza di memoria. L'elegantissima e malinconica Mrs Sandersveldt, divisa fra un uomo il cui padre era di pelle nera, e l'infatuazione per un inglese, pallido come un albino. Mrs Winkletip, che di notte sogna la casa dei suoi desideri, convinta che esista e che un giorno la troverà. George Grimshaw, impeccabile speaker radiofonico, che un giorno incappa nell'errore di pronuncia che gli cambierà la vita.
Tradotta per la prima volta in italiano, Lei non sarà mai infedele è l'opera principale di Jeanne De Casalis, scrittrice sudafricana d'inizio Novecento e attrice nell'epoca d'oro del cinema. Otto racconti i cui protagonisti, simpatici poveri cristi alle prese con i paradossi della vita, sono tutti inconsapevolmente in lotta con il destino: un destino che, senza concedere loro l'attenuante dell'eroismo, finisce sempre per beffarli a un passo dal traguardo.
Orientàl di Dante Matelli
Uno sceneggiatore alle prese con la figura del re Salomone, incapace di raccontare la notte d'amore fra il sovrano ebraico e una giovane fanciulla offertagli in dono dal re di Cipro. Le ambiguità e le contraddizioni del conflitto arabo-israeliano riassunte nelle vicende di una famiglia palestinese di Gerusalemme. Un giornalista smarrito in una torpida trama fra le strade di Melilla, l'enclave spagnola in territorio africano, sede della legione straniera iberica. Tre racconti ambientati in epoche e situazioni diverse, ma tutti riconducibili a un solo luogo, fisico e immaginario: l'Oriente. Quello più vicino alle porte dell'Europa e dell'Occidente. Un confine in cui si smarriscono certezze e luoghi comuni troppo rigidi per essere in grado di decifrare la realtà.
Sotto lo sguardo dello stesso protagonista, un giornalista e sceneggiatore occidentale, vero e proprio alter-ego dell'autore, l'Oriente si dipana in un caleidoscopio di forme e concetti, di illusioni e suggestioni, pronto a confermare e poi smentire, un istante dopo, l'idea che di esso ci si è appena costruiti.
Con una scrittura densa e raffinata e uno stile personale, capace di restituire il senso della pluralità, della frammentarietà e del magma culturale rappresentato dal medio Oriente, l'autore esplora il confronto-conflitto fra due mondi e due modi di leggere la realtà, e percorre una linea di confine che sempre più sta diventando una cartina di tornasole per definire la nostra anima di europei.
Dante Matelli è giornalista, attualmente inviato di cultura e politica estera dell'Espresso. È stato anche insegnante e sceneggiatore e ha vinto un nastro d'argento come soggettista del film L'ultima donna di Marco Ferreri. Orientàl segna il suo esordio nella narrativa.