Edite da Marsilio vi segnaliamo tutte le novità editoriali di luglio e agosto.
"ANCHE GLI EBREI SONO CATTIVI – Romanzi e Racconti" di Roberto Bertoldo
Il libro
Henri Van Blarengerghe racconta cosa l’ha spinto a uccidere; due gemelli uniti dalle spalle in giù coltivano il loro amore per la matematica in una sorta di inevitabile matematizzazione della vita; un gruppo di malati di mente fugge dal manicomio trovando in cambio prima la solitudine della montagna poi il carcere. Tre vicende in cui i personaggi, nessuno escluso, si confrontano con la complessità del reale, con le proprie colpe e ambiguità. Personaggi che agiscono fuori dagli schemi, uomini che compiono delitti orrendi senza esserne consapevoli, che cercano di fuggire il male e rincorrono la normalità senza mai riuscire a capire perché ne sono esclusi. Sono uomini che lasciano che le cose accadano, cui spesso manca la voce, o forse solo le parole che gli altri si aspettano di sentire, per i quali non è possibile lasciar dietro la pazzia neppure scappando. Il risultato è una scrittura di pensiero, dai temi emotivamente forti, dalle tinte scure e sanguigne, con una struttura complessa, soprattutto nel terzo racconto per l’uso di un originale monologo interiore polifonico che crea una commistione straniante di logica e poesia.
L'autore
Roberto Bertoldo è nato nel 1957. Dirige la rivista internazionale di letteratura «Hebenon». I suoi ultimi testi editi sono il libro di poesie, Il calvario delle gru (2000), il saggio Nullismo e letteratura (1998) e il romanzo Il Lucifero di Wittenberg – Anschluss (1998).
"L'AMORE OFFESO – Romanzi e Racconti" di Edith Bruck
Il libro
Una donna ripercorre il cammino d’amore di tutta la vita e racconta di un sentimento immenso che, da sempre, la tiene ancorata allo stesso uomo. Può una donna amare veramente lo stesso uomo per tutta la vita? Ricordando a distanza di quarant’anni quel primo, magico incontro con Sol, l’uomo dal nome strano che l’avrebbe accompagnata per tutta la vita, Laura – che allora era appena arrivata a Roma, giovane e straniera fuggita miracolosamente alla guerra – fa i conti con un sentimento che ha resistito, ha sopportato tutto e in cui cerca le risposte alle mille domande che la assillano. Tra i ricordi emergono episodi irrisolti, la ferita di una maternità mancata e desiderata, sensazioni difficili da analizzare e spiegare, ma quello per Sol è un amore contro ogni razionalità, più forte di ogni ostacolo e di ogni rifiuto. Lasciata per un’altra donna, dopo lunghi anni trascorsi a cercare chiarezza e giustizia, Laura deve forse ammettere di non averlo mai veramente conosciuto, ma ora sa qualcosa di più di se stessa, della propria prigione d’amore, della sua dignità ferita e, forte di questa consapevolezza, trova finalmente la forza di riscattarsi.
L'autore
Edith Bruck è nata in Ungheria. Dopo la deportazione, bambina, nei lager nazisti, ha vissuto in diversi paesi e dal 1954 abita a Roma. Autrice di romanzi, racconti, raccolte di poesia e di tre film, ha curato la traduzione delle poesie di Attila Josefz (2002) e con Marsilio ha pubblicato Nuda proprietà (1993), L’attrice (1995), Il silenzio degli amanti (1997), Signora Auschwitz (1999) e nei Tascabili Chi ti ama così, Transit, Due stanze vuote.
"CALENDAR GIRL" di Stella Duffy
Il libro
Fin dal primo incontro con la «ragazza con il corpo alla Kelly McGillis», per l’attrice di cabaret Maggie è stato il colpo di fulmine. Ma ben presto Maggie comincia a chiedersi se conosce davvero la persona che ama: che cosa nascondono le sue periodiche assenze e le sue troppe bugie? Nel frattempo la giovane investigatrice privata londinese Saz Martin è sulle tracce di una donna misteriosa che si fa chiamare “Settembre”. Le sue indagini si snodano tra Londra e New York portando alla luce strani giri di prostituzione d’alto bordo, gioco d’azzardo e traffici di droga. Le storie di Maggie e Saz scorrono parallelle in un crescendo di suspense, destinate a convergere nel drammatico epilogo. Una trama mozzafiato, uno stile raffinato e brillante, una spruzzata di ironia e una generosa dose di erotismo sono gli ingredienti che compongono Calendar girl, primo capitolo delle avventure di Saz Martin, la scombinata e impetuosa detective lesbica che ha imposto Stella Duffy come una delle autrici di punta del nuovo noir inglese. «Suspense, ritmo indiavolato, sentimenti e paure distillate… Stella Duffy è una scrittrice di prim’ordine e la sua eroina ha del temperamento. C’è aria di rinnovamento nel poliziesco al femminile».
L'autore
Stella Duffy ha scritto quattro romanzi noir con Saz Martin come protagonista, Calendar girl, Wavewalker, Beneath the Blonde e Fresh flesh. Anche gli altri due suoi romanzi, Singling out the couples (Di coppia in coppia, Donzelli 1998) e Eating cakes hanno ottenuto grande successo. È autrice di due monologhi e dello spettacolo Crocodiles and bears, messo in scena dalla compagnia teatrale Steam Industry. Stella Duffy è anche attrice, improvvisatrice di straordinario talento, cabarettista e occasionalmente presentatrice radiofonica. È nata e vive a Londra.
"GLI ULTIMI GIORNI – L’apocrifo di Joe Panther" di Andrew Masterson
Il libro
Joe Panther è un uomo pericoloso e dai molti segreti. Spacciatore di droga, detective privato a tempo perso e occasionalmente killer, Panther è soprattutto Yeshu ben Pantera, ovvero Gesù Cristo, il messia morto sulla Croce e resuscitato dopo tre giorni. O almeno lui ne è convinto: «In fin dei conti, non sono un genio del crimine. Sono soltanto un messia che si trova a vivere in tempi duri». Quando una ragazza viene trovata crocifissa e decapitata in una chiesa di Melbourne, il il parroco, sospettato dell’omicidio, assolda Joe Panther perché lo discolpi scoprendo il vero assassino. Ma il caso, che vede coinvolti una banda di pornografi, sette religiose millenaristiche e servizi segreti vari, si rivela molto più intricato del previsto. Nulla è come sembra, e ben presto Panther comincia a chiedersi se lui sia il cacciatore o la preda. Estremo, conturbante e iconoclasta, Gli ultimi giorni è un vangelo dark, un trattato di teologia hard-boiled sulle cui pagine si staglia, vivida e allarmante, una delle più originali e affascinanti figure di investigatore mai create dalla narrativa poliziesca.
«Gli ultimi giorni è offensivo, oltraggioso e terribilmente irriverente. Compratene una copia in fretta prima che siano tutte bruciate». (The Times)
L'autore
Andrew Masterson è nato in Inghilterra nel 1961, ma è cresciuto in Australia, dove oggi lavora come giornalista e scrittore. Sia Gli ultimi giorni, con cui ha esordito nella narrativa nel 1988, sia The Second Coming, secondo episodio delle avventure di Joe Panther, sono stati insigniti del “Ned Kelly Award” il massimo riconoscimento australiano consacrato alla letteratura poliziesca. Masterson è inoltre autore del romanzo The Letter Girl.
"LA STRAGE DEGLI INNOCENTI – Canta che narra d'acqua, di terra e di sangue" di Daniela Dicati
Il libro
È l’ultimo giorno di guerra, la notte tra il 24 e il 25 aprile del 1945: alla vigilia della Liberazione, in Polesine, nelle terre tra l’Adige e il Po, i tedeschi in fuga uccidono venti innocenti. Quello di Danila Dicati è un lungo racconto, una «canta» popolare che narra di primavera e di morte, di un fatto di sangue che macchiò le sue terre contadine, così ricche di messi e colori, abitate da gente forte e paziente, abituata alla fatica e ai ritmi antichi della natura. L’uccisione di un ufficiale nazista scatena la risposta immediata dei tedeschi: venti uomini – i più giovani hanno quindici anni – vengono rastrellati a caso dai campi e, quando ormai si sentono i fuochi degli alleati sempre più vicini, quando mancano solo poche ore alla Liberazione, viene dato il comando dell’esecuzione. E la colpa di questo delitto consumato l’ultima notte di guerra non fu di nessuno, non dei tedeschi in fuga, non dei partigiani nascosti. Fu colpa della guerra. Perché la guerra è la guerra.
L'autore
Daniela Dicati vive a Rovigo, dove è nata nel 1931. Farmacista e scrittrice, ha pubblicato i romanzi La voglia di vivere (1982), I nidi delle gazze (1990) e con Marsilio Il cielo è muto (1986).
"IL QUARTO CAPITALISMO – Un profilo italiano" di Andrea Colli
Il libro
Protagoniste di questa vicenda sono imprese di medie dimensioni, ampiamente internazionalizzate che in moltissimi casi affondano le loro radici nel passato industriale del Paese: nei settori cosiddetti leggeri e in quelli ad elevato grado di specializzazione non mancano soggetti dinamici che a consistenti spinte di autonomo sviluppo associano la capacità di sviluppare relazioni durature e creative con sistemi imprenditoriali di matrice locale, traendone competenze produttive e commerciali. Le loro storie sono andate dipanandosi lungo tutta la vicenda economica italiana, sebbene negli anni del secondo dopoguerra più frequente sia la fioritura di aziende che nel giro di qualche anno si dimostrano in grado di saper cogliere importanti affermazioni in ambito nazionale giungendo al traguardo della globalizzazione, attrezzate a gestire dinamiche competitive su scala mondiale. I gruppi industriali di medie dimensioni costituiscono oggi la punta più avanzata del capitalismo italiano, portatori di competenze e specializzazioni spesso uniche, attuate tramite architetture organizzative specifiche; questo libro ne ricostruisce molte delle storie, alla ricerca di una visione critica degli indubbi punti di forza: l’alternativa al grande capitalismo pubblico e privato – l’uno oramai smantellato dal processo di privatizzazioni, l’altro in via di continuo ridimensionamento – e al variegato caleidoscopio delle piccole e piccolissime imprese, ossatura dei sistemi produttivi locali.
L'autore
Andrea Colli (Varese 1966) insegna storia economica all’Università Bocconi. Si occupa da tempo di tematiche relative alla storia della piccola e media impresa. Ha pubblicato Legami di ferro. Storia del distretto metallurgico e meccanico lecchese tra Otto e Novecento (Meridiana Libri – Donzelli 1998) e, con Franco Amatori Impresa e industria in Italia dall’Unità ad oggi (Marsilio 20013).
"GIORDANO BRUNO: DESTINO E VERITÀ" a cura di Daniele Goldoni e Luigi Ruggiu
Il libro
Frutto di una collaborazione di studio tra Università di Venezia, Fondazione Giorgio Cini e Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, il volume raccoglie da una parte alcune riflessioni di illustri studiosi sul pensiero di Giordano Bruno (gli aspetti essenziali della sua filosofia, le sue idee sull’apocalisse e sull’«amore infinito», la ripresa dei filosofi antichi, il rapporto con la magia, l’aritmetica e la geometria ecc.), dall’altra ne ricostruisce ampiamente il soggiorno a Venezia nel 1592, culminato nella denuncia al tribunale dell’Inquisizione e nel successivo processo, preludio alla finale condanna al rogo per eresia pronunciata ed eseguita a Roma nel 1600.
Gli autori
Daniele Goldoni insegna estetica presso l’Università di Venezia.
Luigi Ruggiu insegna storia della filosofia presso l’Università di Venezia.
"CHARLES PERRAULT: FIABE" a cura di Ida Porfido
Il libro
La bella addormentata nel bosco, Cappuccetto rosso, Barbablù, Il gatto con gli stivali, Cenerentola, Pollicino… Le favole che continuano a far sognare i bambini europei da più di tre secoli si sono installate nella coscienza culturale occidentale come un bene di tutti e di nessuno: una vera e propria proprietà collettiva, di cui ognuno può riappropriarsi raccontandole a sua volta. Proprio questo secolare riuso sembra averne offuscato l’origine. Le scrisse a fine Seicento un raffinatissimo cortigiano di Luigi XIV, architetto e uomo di lettere, accanito difensore del primato dei «Moderni» sugli «Antichi», che vi trasfuse l’ironia, l’esprit de finesse, l’acutezza morale e psicologica di cui il suo secolo miracolosamente disponeva. La sua prosa trasparente, cartesiana, elegante contribuì in maniera decisiva al successo di un’opera che continua a fare le delizie del lettore colto come di quello ignaro, del professore e del bambino. Questa edizione si ripropone dunque di risalire alla lettera dei racconti, presentando sia un testo francese filologicamente affidabile, sia una nuova traduzione che cerca di rispettarne lealmente lo stile. Grazie anche a introduzione e note, sarà così possibile una lettura nuova, storicamente attendibile, di un testo che irresistibilmente si tende a collocare nel tempo mitico dell’infanzia.
L'autrice
Ida Porfido insegna lingua e letteratura francese presso la Facoltà di lingue e letterature straniere di Bari. Ha pubblicato articoli sulla follia in Rabelais, sulla figura di Don Giovanni in Baudelaire, nonché saggi sul giornalismo francese di ispirazione anarco-sindacalista. I suoi studi più recenti vertono da una parte sull’opera di J.Vallès, dall’altra analizzano alcuni romanzi contemporanei diversamente misuratatisi con gli anni bui dell’occupazione nazista in Francia. Per l’editore Lisi ha tradotto una raccolta integrale degli scritti polemici di Sainte-Beuve sull’opera di Balzac.
"LA GRANDE VENEZIA – Una metropoli incompiuta tra Otto e Novecento" a cura di Guido Zucconi
Il libro
Punto di partenza è la “scommessa” tardo-ottocentesca di creare un polo portuale-industriale a Venezia; dalla sua espansione in terraferma e dalla realizzazione di un complesso produttivo a Marghera si delinea una nuova geografia basata sulla complementarietà tra le due sponde lagunari. Attorno ad esse si costruisce nel Novecento l’idea di una “più grande Venezia” che comprenda, oltre al centro insulare e ai nuovi insediamenti industriali, anche i comuni sub-lagunari come Mestre, Carpenedo, Favaro Veneto. Sul lato opposto l’idea di un’entità metropolitana si proietta verso il mare in direzione del Lido: nel mezzo, tra la nuova città del lavoro e la nuova città del tempo libero, la Venezia storica sembra ritrovare il respiro di una grande città. Comincia allora una stagione di alto profilo progettuale che si concentra soprattutto sui problemi dell’accesso e della mobilità trans-lagunare (i terminal portuali e ferroviari, l’aeroporto, i collegamenti tramviari e automobilistici) e sulle grandi infrastrutture come ospedali, mercati generali, opere di difesa idraulica, aree per il tempo libero. In assenza di piani generali, i progetti forniranno l’ossatura di un nuovo sistema di relazioni. L’arco cronologico di questa “scommessa” progettuale si estende dal 1884 al 1964, dall’apertura della Marittima fino all’avvio di un nuovo piano regolatore e alla sconfitta dei due fondamentali progetti per “le teste di ponte”: le barene di San Giuliano da un lato e l’ospedale a San Giobbe dall’altro.
"BERNARDO BELLOTTO UN RITORNO A VERONA – L’immagine della città nel Settecento" a cura di G. Marini
Il libro
Mostra e catalogo, partendo dalla “Veduta di Castelvecchio a monte del ponte scaligero” di Bernardo Bellotto, fanno il punto sulla pittura di veduta a Verona nel ‘700 attraverso una selezione di incisioni, disegni e dipinti.
"I DISEGNI DELL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA (Giovanni Carlo Bevilacqua 1775-1849)" di M. C. Bandera
Il libro
Il catalogo scientifico degli 870 disegni depositati presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia di Giovanni Carlo Bevilacqua (1775-1849), pittore e decoratore veneziano, esponente di primo piano della poetica neoclassica, accompagna la mostra dedicata all’artista che si tiene alle Gallerie dell’Accademia.
"FRANCO GENTILINI – OPERE 1928-1981"
Il libro
La retrospettiva ed il catalogo generale dedicati a Franco Gentilini, ricostruiscono il percorso di un protagonista dell’arte del Novecento italiano.
"ASPETTI DEL MANIERISMO NELLE MARCHE DELLA CONTRORIFORMA" di Ercole Ramazzani de la Rocha
Il libro
La mostra ripercorre l’intera attività di Ercole Ramazzani, pittore di Arcevia, nato intorno al 1535 e morto nel 1598: allievo di Lorenzo Lotto, Ramazzani si rivela uno degli artisti marchigiani più originali del secondo ‘500.
"EX ORE" di Germana Duca Ruggeri
Il libro
Per la sola durata di un giorno (anno 2000, equinozio di primavera), nell’identica vicenda di ore diurne e notturne, in breve destinate a mutarsi in ex ore, la poesia di Germana Duca Ruggeri diviene possibilità espressiva di accelerazioni e lentezze, continuità e interruzioni naturali, da opporre al battito fittizio e immutabile dell’orologio. Nel cerchio disegnato dal ritorno del sole, l’universo, intrecciato all’orizzonte domestico e al fluire dei simboli primari, specie l’acqua, ispira pensieri. Intanto sguardo e udito scendono e risalgono la corrente, nel paesaggio e tra le mura, aprendosi alla percezione di Urbino e del mondo, di grandi cose e piccole. Le parole della voce urbinate e della rinascenza, ascoltate dalla mente, gocciano ex ore evocando il bello e il buono, ma anche quello che manca e non è giusto, insieme ai misteri non ancora svelati alla coscienza. Il discorso poetico, teso a sfuggire l’arido e l’opaco, prova così a tradursi in risposta estetica e richiesta etica, nonostante i limiti impliciti nel dire la realtà e ciò che la trascende.
L'autrice
Germana Duca Ruggeri è nata ad Ancona nel 1950 e vive a Urbino. Di recente ha pubblicato la raccolta di poesie Distanzainstanza, con la prefazione di Maria Lenti.
"I NOBILI SPIRITI – Pascoli, D’Annunzio e le riviste dell’estetismo fiorentino" di Gianni Oliva
Il libro
A opera di uno dei maggiori studiosi dell’Ottocento italiano si ripresenta qui una nuova edizione, a oltre venti anni di distanza dalla prima, di un piccolo grande classico di storia della letteratura italiana: lo studio di quell’ambiente fiorentino che impresse alla cultura italiana una svolta di raffinatezza, una “nobiltà spirituale” ed estetica che caratterizzerà, in funzione post-carducciana e post-veristica, il Decadentismo e l’inizio del Novecento.
L'autore
Gianni Oliva è professore ordinario di letteratura italiana all’Università di Chieti. Ha insegnato nelle Università di Perugia e di Roma, ha tenuto corsi e seminari in Università americane ed europee. Suoi lavori fondamentali sono dedicati a Capuana, Verga, D’Annunzio.
"CINEMA E LETTERATURA: percorsi di confine" a cura di Ivelise Perniola
Il libro
Cinema e letteratura: percorsi di confine segna il punto di approdo di un convegno di studi e di una rassegna cinematografica realizzati dal Dipartimento della Comunicazione Letteraria e dello Spettacolo dell’Università di Roma Tre su iniziativa e progetto di Lino Micciché. Il volume si propone di raccogliere le espressioni più avanzate del pensiero teorico intorno al rapporto tra il cinema e la letteratura, cercando di evidenziare tutti quei percorsi che tendono allo sconfinamento e alla frammistione dei linguaggi. A un primo gruppo di analisi teoriche più generali fanno seguito alcuni interventi di carattere più analitico, focalizzati sul rapporto tra un determinato autore cinematografico e un autore letterario o una corrente. Nell’immaginazione letteraria talvolta il cinema viene trattato come una prefigurazione futuristica nella mente di qualche scrittore in vena di fantasticherie, talaltra diventa la chimera e il ripiegamento di una nostalgia infantile. Lo sguardo d’insieme include il punto di vista semiotico, estetico, teorico, storico, biografico e così via, riuscendo ad aprire inediti percorsi e nuove strade speculative per una tematica di inesauribile attualità.
"NESSUNO TOCCHI CAINO – La pena di morte nel mondo" a cura di Elisabetta Zamparutti
Il libro
Il 2001 ha confermato l’evoluzione verso l’abolizione della pena di morte in corso ormai da dieci anni. Ad oggi, la stragrande maggioranza dei paesi nel mondo vi ha rinunciato, eppure il numero delle esecuzioni aumenta di anno in anno. Nel 2001 sono state effettuate in 34 paesi almeno 4.693 esecuzioni, il 98,2% delle quali sono avvenute in regimi dittatoriali, assolutisti o illiberali. Un paese solo, la Cina, ha compiuto almeno 3.500 esecuzioni, il 74,5% del totale. Venti paesi musulmani hanno effettuato almeno 864 esecuzioni: lapidazioni, impiccagioni, decapitazioni e fucilazioni, molte delle quali ordinate da tribunali islamici in base alla Sharia. Anche qui, il problema non è il Corano, ma l’uso che regimi fondamentalisti ne fanno per fini politici e per impedire qualsiasi processo democratico. La pena di morte nel mondo ha due facce: una sotto i riflettori, l’altra nascosta. Molto spesso, per i media e anche per gli abolizionisti, esiste solo la prima: la pena di morte negli Stati Uniti. Della seconda, quella nei paesi totalitari e autoritari, che sono anche l’81% dei mantenitori della pena di morte, non parla nessuno, anche se noi sappiamo che la soluzione definitiva del problema sta proprio in questi paesi e, prima che la pena di morte, riguarda la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani. L’obiettivo di Nessuno tocchi Caino è che l’Unione Europea presenti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, entro il 2003, una proposta di moratoria delle esecuzioni. La moratoria è la via per dare voce, speranza, dignità di condannati a morte non solo a quelli americani ma anche agli innominati, i disperati, gli “infami” della pena di morte: i detenuti nei bracci della morte cinesi, iracheni, palestinesi, cubani.