Festival del cinema di Berlino: numeri, premi e perplessità

Festival del cinema di Berlino: numeri, premi e perplessità

Sessantantre è il numero che caratterizza l'edizione 2013 del Berlinale, una delle manifestazioni culturali più importanti del nostro continente.
Sessantatre è anche il numero dell'ultima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, che si è svolto durante la stessa settimana, oscurando di fatto l'interesse e la divulgazione mediatica delle notizie relative alla kermesse cinematografica tedesca.

Se nel Bel Paese la manifestazione è passata in sordina, il resto d'Europa ha invece apprezzato particolarmente l'edizione appena conclusa, premiando un'organizzazione impeccabile con un ottimo riscontro di pubblico (si parla di 274.000 biglietti venduti ancor prima dell'inizio del festival).

L'orso d'oro è andato al film rumeno Poziţia Copilului (Child’s Pose) di Călin Peter Netzer, che racconta le vicende dell'alto borghese Cornelia, intenta a salvare dal carcere il figlio Barbu, accusato di aver investito accidentalmente un bambino.

Doppio premio invece per An episode in the life of an Iron Picker, docu-film in low budget del bosniaco Danis Anovic (il progetto è costato poco meno di 100.000 dollari), che narra la storia vera di Senada, una donna rom incinta e priva di assicurazione sanitaria, a cui vengono negate le cure ospedaliere necessarie, anche quando si sospetta un aborto spontaneo.
La pellicola ha vinto sia l'Orso d'Argento Gran Premio della Giuria sia l'Orso d'Argento per il Miglior Attore Protagonista, andato a Nazif Mujic con grande sorpresa da parte dei critici.

L'Orso d'Argento per la Miglior Attrice protagonista è stato assegnato invece a una raggiante Paulina García, interprete del film Gloria di Sebastián Lelio, confermando in pieno i pronostici pre-festival.

La miglior sceneggiatura è quella del regista dissidente iraniano Jafar Panahi, attualmente detenuto nel carcere di Teheran per aver partecipato ai movimenti di protesta contro il regime. Nonostante un appello ufficiale del governo tedesco, Panahi non è stato autorizzato a recarsi a Berlino per ritirare l'Orso D'Argento.

Aziz Zhambakiyev completa la rosa dei premiati, vincendo più che meritatamente il riconoscimento come miglior direttore della fotografia nel film kazako Uroki Garmonii (Harmony Lessons).

Sulla carta dunque tutto sarebbe andato a meraviglia. Perché allora c'è chi parla di vero e proprio disastro?

La critica più feroce della stampa tedesca va alla scelta a monte delle pellicole partecipanti, che a detta di molti non sarebbero state all'altezza di una kermesse internazionale. La volontà di premiare e portare alla ribalta un cinema indipendente, considerato da molti “di nicchia”, sembrerebbe non essere piaciuta a chi si aspettava nomi mainstream e passerelle in stile hollywoodiano, e sono tanti i titoli in prima pagina che in questi giorni denunciano una mediocrità generale dei lavori in concorso.

Che si tratti di puro e semplice vespaio nello stile del gossip per alimentare il dibattito sulla manifestazione o di critiche fondate e condivisibili, l'ardua sentenza spetterà, come sempre, ai botteghini di tutta Europa.

Telefono:085.8008513
Fax: 085.8002099
Viale Europa 23/25 c/o Blu Business Palace
64023 Mosciano Sant'Angelo (Teramo)