61ª Esposizione Internazionale del ciclo e del motociclo.
Fiera di Milano – 16-21 settembre 2003
Intervista dell'EICMA
Dottor Ruggiero, quali sono a suo avviso le novità più rilevanti del 61 Salone del Ciclo e Motociclo tecnicamente e organizzativamente?
Dal punto vi vista organizzativo una novità grossa del 61° Salone di Milano è l'occupazione di tutto il Padiglione 1 (gli altri anni ne occupavamo la metà) per compensare la perdita del padiglione 24, ceduto al Settore Moto cui è stata tolta parte del padiglione 9, dove è stata costruita una nuova Reception. L'utilizzazione di tutto il padiglione 1 è importante perchè allunga l'Esposizione fino a Porta Domodossola, che quindi costituirà una nuova Porta di acceso al Salone: e Porta Domodossola è importante perchè a 200 c'è la Stazione della Ferrovie Nord inaugurata da poco, che consente di raggiungere comodamente la Fiera per chi arriva dal Nord di Milano e in particolare dalla Malpensa. Entrando in Fiera da Porta Domodssola si può pertanto accedere subito al padiglione 1, dove espongono con grandi stand Bianchi e Shimano, e dove c'è la postazione de La Gazzetta dello Sport. Dal punto di vista tecnico credo sia interessante il ritorno in massa a Milano da parte dei cinesi, presenti con ben 52 stand.
Qual'è la situazione del Mondo della Bicicletta e quali le prospettive future?
Il Mondo della bicicletta vive a livello mondiale e a livello europeo, e sta cominciando a vivere per ovvia ricaduta anche a livello italiano, l'esplosione della produzione asiatica. Non solo Cina, anche se la Cina fa la parte del leone: sono cinesi 13 milioni di biciclette su 15 che costituiscono il mercato USA. Di fronte a questa situazione difficilmente controllabile, la difesa della nostra industria passa attraverso una indispensabile fase difensiva – lotta senza quartiere alla concorrenza che non rispetta le regole: quindi antidumping, e massima attenzione verso le contraffazioni e le importazioni clandestine, che sono una piaga – e una fase propositiva: il rilancio del "Made in Italy" come eccellenza, testimoniata dalla nostra produzione destinata alla corsa. Su queste direttrici si sta muovendo l'ANCMA, con grande impegno e molta aggressività.
Il Salone prevede novità per il Turismo su due ruote?
Anche quest'anno al Salone è prevista la Sessione espositiva "Luoghi, mezzi e servizi per il turismo su 2 ruote" (è nel padiglione 26, 2° piano).
Le novità? Le aspettiamo dagli Espositori…
Orari
GIORNI CON INGRESSO RISERVATO
Martedì 16 Settembre dalle 9:30 alle 18:30
Ingresso strettamente riservato a: Stampa ed Operatori Stranieri
Mercoledì 17 Settembre dalle 9:30 alle 18:30
Ingresso strettamente riservato a: Stampa, Operatori Stranieri e
Italiani
GIORNI CON APERTURA AL PUBBLICO
Giovedì 18 Settembre dalle 9:30 alle 22:00
Venerdi 19 Settembre dalle 9:30 alle 22:00
Sabato 20 settembre dalle 9:30 alle 18:30
Domenica 21 Settembre dalle 9:30 alle 18:30
Venerdì 19 Settembre: ingresso GRATUITO per le DONNE
BIGLIETTI PER VISITATORI
Interi Euro 15,00
Cumulativo ATM Euro 15,00
Serali (dopo le 18) Euro 10,00
Ragazzi e Militari Euro 10,00
Gruppi Euro 10,00
Acquistando un biglietto intero per EICMA nei botteghini della Metropolitana si ha diritto a viaggiare gratis tutto il giorno sui Mezzi Pubblici.
Metropolitana: MM1 – Linea Rossa – Amendola Fiera
Tour europeo di Fabrizio Macchi
Si è conclusa in Alta Badia l'avventura europea di Fabrizio
Macchi. Fabrizio Macchi ha compiuto un'eccezionale impresa, di grande valore sportivo e sociale: 3.000 km in bicicletta attraverso l'Europa, dal Belgio all'Italia, sulle strade del grande ciclismo valicando le mitiche vette di Pirenei, Alpi e Dolomiti. Si tratta di uno dei più noti atleti disabili azzurri, pluricampione in diverse discipline, che ha collezionato vittorie soprattutto in bicicletta come campione della pista e recordman dell'ora. Per sensibilizzare l'opinione pubblica nell'Anno Europeo dei Disabili ha compiuto questo Tour europeo che ha coronato disputando la Maratona dles dolomites e concludendo il percorso breve con un tempo di assoluto rilievo in meno di tre ore. Il Tour si è svolto con il patrocinio del prof. Romano Prodi, presidente della Commissione Europea.
Le tappe del Tour Europeo 2003 sono state:
13 giugno, T1: Bruxelles – Roubaix 132 km
14 giugno, T2: Roubaix – Anversa 125 km
15 giugno, T3: Anversa – Utrecht 115 km
16 giugno, T4: Mainz – Saarbrucken 134 km
17 giugno, T5: Saarbruecken – Strasburgo 107 km
18 giugno, riposo e trasferimento a Barcellona
19 giugno, riposo a Barcellona
20 giugno, T6: Barcellona (Cardona) – Andorra 120km
21 giugno, T7: La Seu d´Urgell – Col d´Ordino – La Seu d´Urgell 50 km
22 giugno, T8: La Seu d'Urgell – Andorra – Perpignan 161 km
23 giugno, T9: Perpignan – Montpellier 152 km
24 giugno, T10: Nimes – Montelimar 110 km
25 giugno, T11: Montelimar – Grenoble 150 km
26 giugno, T12: Grenoble – Alpe d'Huez 60 km
27 giugno: riposo
28 giugno, T13: Briancon – Oulx 80 km
29 giugno, T14: Varese – Milano 80 km
30 giugno, riposo
01 luglio, T15: Milano (Cambiago) – Peschiera del Garda 120 km
02 luglio, T16: Peschiera del Garda – Cles 150 km
03 luglio, T17: Cles – Predazzo 160 km
04 luglio, T18: Predazzo – Corvara
Ediciclo per l'estate
Ediciclo ha pubblicato alcune piacevoli novità pronte per la lettura d'estate.
TOUR 1903 – Nascita della Grande Boucle di Paolo Facchinetti
La nascita del Tour e la storia della sua prima edizione del 1903. Un "romanzo" ambientato nella Francia della Belle Èpoque, tra le seduzioni del Moulin Rouge, i fumi regali dell'Orient Express, i folli quadri di Pablo Picasso, le meraviglie tecnologiche della Ville Lumière… Il racconto di come Henri Desgrange riuscì a coinvolgere alcuni corridori ardimentosi, affidando loro la missione di portare in giro lungo strade sconnesse l'idea di unità nazionale. Partirono in 60, arrivarono in 21 e tutti divennero eroi popolari. Uscivano di notte, cavalcando biciclette di ferro, senza cambio e con un freno solo; affrontavano l'ignoto con coraggiosa incoscienza, suscitando ovunque ammirazione ed entusiasmo.
L'ANNO DEL RE LEONE – Storia del mondiale di Zolder e dei suoi uomini – Marco Benedetti
Il 2002 è l'anno d'oro per Cipollini e per la Nazionale Italiana. L'inizio non è dei migliori: si parte con la sconfitta sul traguardo di via Roma della San Remo 2001. Ma poi il Re Leone inizia un percorso che lo porterà a raggiungere il record di tappe vinte al Giro di Alfredo Binda, a vincere alla Vuelta, a trionfare a Zolder vestendo infine la maglia iridata. Attraverso i ricordi di Alfredo Martini (mitico commissario tecnico della nazionale ora nelle vesti di supervisore) e di Mugnaini (il massaggiatore di Cipollini), Marco Benedetti ricostruisce questo 2002 senza dimenticare gli uomini della nazionale che, con il loro lavoro preciso e organizzato hanno consentito all'Italia la riconquista della maglia rosa a dieci anni dall'ultimo trionfo.
Brevissime dal mondo
A Parigi
È partito il Tour de France del Centenario. Parte da Parigi e arriva a Parigi come quello del 1903, tocca tutte le città di tappa del 1903 e, visto che nel frattempo le tappe si sono accorciate, anche se non necessariamente sono diventate più umane, tocca molte delle località monumento del Tour, prima fra tutte l'Alpe d'Huez che si contende il titolo di Alpe degli Olandesi o degli Italiani per un 8 (NL) a 7 (I) nel computo delle vittorie.
In Alta Badia (BZ)
Si è svolta domenica 06 luglio 2003 la 17esima edizione dalla Maratona dles Dolomites. Hanno partecipato quasi 8000 appassionati della bicicletta tra cui il Presidente della Commissione Europea Romano Prodi e campioni come Maria Canins, Fabrizio Macchi, Francesco Moser, Gianni Motta, Italo Zilioli e Connie Carpenter. La manifestazione che si svolgeva su tre percorsi in mezzo alle cime dolomitiche (147, 110 e 57 km) si è svolta perfettamente, come un meccanismo ben collaudato e con la massima soddisfazione di tutti i partecipanti.
A Cuneo
Si è svolta domenica 13 luglio 2003 la Gran Fondo Fausto Coppi. Il percorso ha ricalcato in gran parte la 18a tappa dell'ultimo Giro d'Italia scalando i colli di Esischie e di Sampeyre su una distanza di oltre 200 km. Partenza e arrivo erano fissati in Piazza Galimberti a Cuneo. L'albo d'oro vanta i nomi dei più famosi granfondisti dei tempi d'oro come Michele Pepino e di professionisti come Francesco Moser (1987).