Fino al 18 ottobre 2015 a Nuoro, presso il Museo MAN, sarà possibile ammirare il lavoro di questa importante (e attualissima) fotografa
La storia di Vivian Maier (1926-2009) è davvero molto particolare e sicuramente unica. Divisa tra il suo lavoro di bambinaia e la passione per la fotografia, Vivian ha immortalato nel corso della sua vita momenti di vita delle città nelle quali si è trovata a vivere mettendo insieme, negli anni, un archivio imponente di fotografie che non ha mai mostrato a nessuno.
Tra queste davvero peculiari sono gli autoscatti, realizzati in maniera sempre estremamente creativa, che la rendono una antesignana di quello che oggi viene definito “selfie”, oltre ad essere, senza dubbio, la pioniera della “street photography”.
Nel corso della sua vita la Maier ha realizzato 150 mila negativi, molti filmini e tanto altro materiale e il tutto venne scoperto solo nel 2007 da John Maloof, un giovane giornalista che, per caso, si trovò ad acquistare all'asta proprio la cassa che conteneva tutto il suo archivio.
La Mostra organizzata al MAN di Nuoro accoglie in Italia per la prima volta la produzione della Maier ed è, dunque, un'occasione unica per ammirare la sua produzione.
L'evento è stato curato da Anne Morin con la collaborazione di diChroma Photography.
Sono esposte 120 immagini fotografiche che fanno riferimento alla sua prima produzione, ma ci sono anche alcune immagini a colori.
Molto peculiari sono le foto degli Anni Settanta che permettono di verificare come il cambiamento di macchina fotografica – la Leica – diede modo a Vivian Maier di esprimere in maniera ancora più profonda e interessante il suo modo di osservare la realtà che la circondava.