Chi tace non acconsente

La Muta
di  Maria Pia Alignani

Grazia inizia la sua rivoluzione silenziosa a tredici anni perché è sopravvissuta ad un aborto cui l'hanno costretta i genitori. Poi c'è Giulia, l'io narrante di Maria Pia Alignani, che raccontando la storia della "Muta Grazia" e del suo silenzio, esprime la grande forza di chi tace e il valore dirompente di una ribellione famigliare che arriva ad assumere i connotati di una vera e propria sommossa.

A tratti poetico, lieve anche nei momenti drammatici, La Muta parla di un mondo in cui sono sempre gli altri a decidere, talvolta con violenza, talvolta fingendo benevolenza: ma sempre con taciuta colpevolezza. E illumina un'Italia ignorante che continua a sopravvivere nascondendosi nell'intoccabilità della famiglia. Fa luce altresì su un mondo femminile che si evolve nonostante tutto e contrappone alla tipica, violenta, chiacchierata ottusità maschile l¹importanza del silenzio: che spesso è la più efficace delle armi comunicative.

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