Da Fratelli Frilli Editori

Il caso Mauriziano. Come allungare le mani su ospedali, terre, palazzi – un libro inchiesta di Lorenzo Gigli e Michele Rugiero edito da Fratelli Frilli Editori

Questa è un’altra storia complessa di sanità pubblica. Al centro del fatto non c’è – o non ancora – il cittadino vessato nei suoi diritti, ma un antico Ordine, quello Mauriziano, proprietario di alcuni ospedali in regione. Sul finire del 2002, l’Ordine è stato commissariato per un grave disavanzo economico. Si parla di un “buco” di 500, forse 800 miliardi di lire. Conti in rosso provocati, sostengono gli amministratori dell’Ordine, da mancati rimborsi regionali previsti dalla legge e da delibere di Giunta.

Il libro: Siamo dinanzi ad una controversia contabile, amministrativa, legislativa? Oppure c’è dell’altro? Forse l’obiettivo non è più, e solo, quello di mettere in ordine i conti dell’Ordine, ma di mettere le mani direttamente o per conto terzi, sullo straordinario, storico patrimonio Mauriziano composto da palazzi, castelli, abbazie, edifici e da estesi possedimenti agricoli in Piemonte. E questa è anche la tesi degli ex amministratori del Mauriziano che, prima sostenuti ed incoraggiati dai politici a modernizzare ed ampliare le strutture ospedaliere, ad aprire nuovi reparti, dalla cardiochirurgia alla riabilitazione, a creare ex novo un centro d’eccellenza per la ricerca sul cancro, sono stati successivamente contestati, isolati ed infine estromessi con l’accusa di cattiva gestione.

Eppure, in una lettera datata febbraio 2002, il Ragioniere generale dello Stato del ministero delle Finanze scriveva che “la perdita d’esercizio potrà trovare copertura con la definizione dei trasferimenti aggiuntivi per attività ancora da definire con la regione Piemonte, nonché col ripianamento erariale dell’esercizio già segnalato alla predetta Regione, per la quale sono in corso i provvedimenti attuativi della legge promulgata in materia”. Nell’autunno dello stesso anno, il destinatario della lettera, il prefetto Anna Maria D’Ascienzo, commissario governativo per il Mauriziano, ribadiva al presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, che l’Ospedale Mauriziano è un “prestatore di pubblici servizi come del resto riconosciuto dalla Regione stessa fino a pochi anni fa”. E in un successivo passo, richiedeva “che codesta Regione disponga immediata corresponsione delle somme dovute e non ancora pagate”.

Gli Autori: Lorenzo Gigli e Michele Rugiero, giornalisti professionisti, ricostruiscono la tortuosa vicenda sulla scorta di documenti ufficiali, testimonianze, pareri giuridici, seminando dubbi ed interrogativi, ma lasciando al lettore il giudizio finale: il Mauriziano è vittima di uno “spiacevole” e drammatico equivoco con effetto domino o di cosa?

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