Il Premio Campiello è fra i riconoscimenti letterari più prestigiosi in Italia, i finalisti sono resi noti diversi mesi prima, nell'annuale conferenza stampa legata all'evento. I finalisti vengono chiamati “La Cinquina” e sono selezionati fra oltre duecento romanzi che arrivano alla segreteria del premio per la partecipazione. Di questi, solo sessantaquattro entrano nelle votazioni ufficiali, e dopo la semifinale in cui compaiono i 25 romanzi più votati dalla Giuria, si eleggono i cinque finalisti.
Quest'anno il Premio Campiello compie 50 anni di storia, negli anni è diventato un punto di riferimento per tutta l'editoria italiana. Oltre alla selezione ufficiale per i romanzi editi nell'anno di riferimento, esiste un prestigioso riconoscimento che viene assegnato alla miglior Opera Prima, la Giuria è infatti da sempre attenta ai nuovi autori e agli esordienti, molti dei quali, dopo il riconoscimento al Campiello, sono diventati autori affermati, confermando una carriera letteraria importante e in continua crescita.
La Cinquina 2012
I cinque finalisti del Premio Campiello selezionati per l'edizione del 2012, che si svolgerà come ogni anno a Venezia, nella prima settimana di settembre, sono stati resi noti in una conferenza ufficiale a Padova, il 25 maggio.
I romanzi che si contenderanno l'edizione 2012 sono:
- La Collina del vento, di Carmine Abate, edito da Mondadori;
- Nel tempo di mezzo, di Marcello Fois, edito da Einaudi;
- Più alto del mare, di Francesca Melandri, edito da Rizzoli;
- Il senso dell'elefante, di Marco Missiroli, edito da Guanda;
- Tutti i colori del mondo, di Giovanni Montanaro, edito da Feltrinelli.
La miglior opera prima selezionata dalla giuria è Il trono vuoto, di Roberto Andò, edito da Bompiani. La giuria di qualità, presieduta da Massimo Cacciari, è composta da Gianluigi Beccaria, Riccardo Calimani, Philippe Daverio, Paola Italia, Nicoletta Maraschio, Salvatore Silvano Nigro, Ermanno Paccagnini, Silvio Ramat, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Annamaria Testa. Le motivazioni della scelta e la panoramica sulle tendenze editoriali dell'anno sono state esposte dal professore e poeta Silvio Ramat.