Novità Istituti Editoriali e Poligrafici internazionali Aprile 2004

Novità editoriali

Un nuovo periodico

Historia Philosophica
Rivista annuale diretta da Paolo Cristofolini – Online

La rivista, pubblicata in cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) e con riassunto in inglese di ogni articolo, consta di una prima parte tematica che investe, per ogni fascicolo, una determinata vasta dimensione del sapere storico-filosofico, con l’intento di aprire e approfondire per blocchi distinti il confronto fra aree culturali diverse. Nella parte centrale si propone qualche scritto raro o inedito che abbia particolare significato per le ricerche nell’ambito tematico scelto. L’ultima parte, di documentazione, offre la presentazione critica dei contributi ritenuti particolarmente significativi fra quelli prodotti nell’anno. La rivista è infine aperta a collaborazioni esterne di discussione degli articoli da essa pubblicati.

Nuovo fascicolo
Studi Ispanici
Rivista annuale diretta da Loreto Busquets – Online

Studi Ispanici continuano regolarmente il proprio corso, iniziato nel 1976 per iniziativa e sotto la direzione dell'illustre ispanista italiano Guido Mancini. Studi Ispanici si aprono da un lato all'ispanismo internazionale e dall'altro ad un comparativismo che vede inserito il fenomeno letterario in una rete di relazioni culturali che spiega la sua esistenza e la sua specificità. Studi Ispanici è una pubblicazione annuale prevalentemente monografica consacrata allo studio della letteratura spagnola e ispanoamericana. Accoglie articoli di ricerca letteraria mediante approcci critici di ogni genere (filologico, storico, linguistico, semiologico, sociologico, filosofico, ecc.) purché improntati alla qualità e al rigore scientifico. Privilegia la storia della letteratura e la critica applicata senza escludere che qualche numero possa essere dedicato alla teoria letteraria o ad altri argomenti meritevoli di attenzione.

La rivista si compone di una sezione fondamentale dedicata ai saggi e, quando possibile, di una breve sezione intitolata Notas y documentos nella quale si dà spazio a note erudite o a testi e documenti inediti relativi al tema in oggetto; può anche contenere lavori bibliografici riferiti all'argomento trattato. Con la sua apertura a contributi liberi da qualsiasi condizionamento o discriminazione ideologica e metodologica, Studi Ispanici si propone come uno spazio indipendente dove confluiscano proposte e riflessioni critiche provenienti da un ispanismo senza frontiere, superando, attraverso un corretto comparativismo, la eterogeneità e la frammentazione apparenti delle manifestazioni culturali in una visione nella quale esse s'illuminano a vicenda.

Novità libraria

L'edizione nazionale del teatro e l'opera di G. B. Della Porta
Atti del Convegno, Salerno, 23 maggio 2002 – A cura di Milena Montanile

Nato probabilmente a Napoli nel 1535, Giambattista Della Porta fu interprete originale, in pieno Cinquecento, del momento di rottura dell’unità culturale del tempo, che portò scienza e letteratura a diversificarsi sempre di più. Scrittore fecondo, in campo scientifico studiò i fenomeni naturali ponendo l’accento sull’importanza dell’esperienza diretta delle cose e costruì ipotesi interpretative del mondo naturale basate su una visione ermetica e magica dell’universo.Di lui restano numerosi trattati di scrittura cifrata, di astrologia, di mnemotecnica e di fisiognomica, testimoni della sua curiosità per il meraviglioso e l’occulto. Fu anche autore di teatro, e autore prolifico: le sue opere, oggi definitivamente accertate, sono diciassette: tre tragedie e quattordici commedie, che vennero ristampate più volte ed ebbero un notevole successo. In esse l’Autore trasferì il gusto della sperimentazione attraverso un’abile manipolazione di ingredienti comici già collaudati. Anche il linguaggio usato, esagerato ed estroso, è colmo di sperimentazioni e già prelude al secentismo. Il Convegno, di cui il volume che qui si presenta raccoglie gli Atti, è incentrato su questi temi, nella prospettiva di una più corretta riflessione sull’ opera di questo scrittore napoletano, che per i suoi interessi diversificati fra scienza, letteratura e magia, è una presenza intrigante e difficile da definire nel panorama culturale del Cinquecento.

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