Fritz Graf, Introduzione alla Filologia latina
Edizione italiana a cura di Marina Molin Pradel, traduzione di Silvia Palermo
Il volume, traduzione aggiornata dall'edizione originale della Teubner, si presta a costituire un fondamentale strumento di studio delle discipline che afferiscono alla filologia: al centro della trattazione si trova la letteratura di Roma, a fianco ad essa si va dalla storia della filologia e dell’istruzione a Roma, fino all’archeologia, all’epigrafia e alla numismatica, attraverso la storia, la letteratura, il diritto, la religione e la filosofia, sia pagane che cristiane. L'opera si presenta con la stessa grafica dello «Spazio letterario di Roma antica» di cui costituisce il sesto e ultimo tomo.
Anton Francesco Doni, Le novelle. Tomo II: La zucca
Con questo secondo tomo in due parti si completa la pubblicazione delle Novelle di Anton Francesco Doni. Il primo tomo, Le Novelle. Tomo I. La moral filosofia. I trattati, era già stato edito nel maggio 2002. Pubblicata per la prima volta nel 1551, la Zucca, di cui la Salerno Editrice presenta ora la prima edizione integrale dopo piú di quattro secoli, era condannata ingiustamente all’oblio per la sua eterodossia letteraria, essa si avvale infatti dell’apporto di diversi “tipi” letterari: l’intreccio narrativo si svolge attraverso lettere, proverbi, facezie, motti arguti, invettive, florilegi, sogni e allegorie. L’aspetto piú originale dell’opera è però forse dato dal legame fra testo scritto e immagini (xilografie). Le sessantaquattro illustrazioni del volume giocano un ruolo fondamentale nella decifrazione dei piani semantici dell’opera. Ciò spiega la stretta collaborazione tra Doni e uno dei piú straordinari designer del libro cinquecentesco, l’editore Francesco Marcolini.
Antonio Cesari, Bellezze della 'Commedia' di Dante Alighieri a cura di Antonio Marzo
A Verona, centro propulsore della ripresa degli studi danteschi tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, furono date alle stampe, tra il 1824 e il 1826, le Bellezze della ‘Commedia’ di Dante Alighieri dell’abate Antonio Cesari. Strutturata in dialoghi, l’opera affida la sua importanza storico-critica a un’originale analisi linguistica e stilistica della Divina Commedia, della quale, coerentemente con una visione unitaria del poema dantesco, viene riproposto il testo integrale. Pertanto, il lavoro del Cesari, si segnala come uno dei momenti iniziali della moderna critica dantesca. Le Bellezze costituiscono una sintesi anche della filologia dantesca del tempo, non senza autonomi riscontri del testo della Commedia sui manoscritti all’epoca considerati piú antichi e autorevoli.
AA.VV., L'Italia fuori d'Italia. Tradizione e presenza della lingua e della cultura italiana nel mondo
Qual è il ruolo giocato nel mondo dal patrimonio culturale della nostra nazione? In cosa consiste la percezione della nostra cultura all’estero? E quanto e come si è diffusa e tramandata la nostra lingua e la nostra letteratura negli altri paesi? A questi e altri interrogativi ha cercato di dare risposta un convegno promosso dal Centro Pio Rajna e svoltosi a Roma nell’ottobre del 2002. Il presente volume raccoglie gli Atti di quel convegno. Lo sviluppo degli studi si svolge in senso verticale, approfondendo l’esame nel tempo a partire dalla nascita della lingua italiana fino a oggi, e in senso orizzontale, analizzando presenza e consistenza della nostra cultura in altre realtà nazionali. Una sezione intera del volume è dedicata alle politiche e agli strumenti di diffusione della cultura italiana nel mondo.
Mario Capaldo, Franco Cardini, Guglielmo Cavallo, Biancamaria Scarcia Amoretti, Lo spazio letterario del Medioevo. 3.
Le culture circostanti. Vol. II La cultura arabo-islamica
Il volume qui presentato inaugura la terza sezione dello Spazio letterario del Medioevo, un’opera ben nota agli studiosi di questo complesso periodo storico. Le prime due sezioni inquadrano rispettivamente il periodo latino e quello volgare. La sezione del Medioevo Latino è stata già interamente pubblicata (sei tomi), la sezione del Medioevo Volgare sarà completata entro il 2005 (quattro tomi già editi, due tomi da pubblicare); la terza sezione sarà composta da tre tomi: La cultura bizantina, La cultura arabo-islamica e La cultura slava. Il volume qui presentato, interamente dedicato al mondo islamico, abbraccia tutti gli aspetti attraverso i quali si è manifestata e poi tramandata la cultura dell’Islam (geograficamente la zona che abbraccia la fascia dal Marocco alla Persia, attuale Iran) nel millennio che corrisponde al Medioevo del mondo occidentale cristiano – dalla caduta dell’Impero Romano alla scoperta dell’America. Nel volume si tratta di poesia, storiografia, letteratura, filosofia, religione, scienza, tradizione dei testi, problema della traduzione, scambio culturale con il mondo ebraico e cristiano,manoscritti e illustrazioni medievali arabe, Sicilia islamica.
Christian Duverger, Cortés
«Ho vissuto con le armi in mano. Ho esposto la mia persona a mille pericoli, ho magnificato il nome del mio Re, accresciuto i suoi domini sottoponendo al suo scettro regni immensi di popoli stranieri che ho vinto da solo senza aiuto alcuno, ho dovuto fronteggiare gli ostacoli degli invidiosi che mi hanno succhiato il sangue fino a scoppiare come sanguisughe sazie… Ma non avevo ancora girato le spalle che Voi mi avete spossessato di tutto ciò che mi avevate dato». Nell’autunno della sua vita è questo il lamento del conquistador verso Carlo V. E l’Imperatore non si degnò di rispondergli. Perché Cortés divenne improvvisamente inviso al trono di Spagna? Forse perché, perduta la prima moglie spagnola, appena sbarcata nelle Americhe, sposò l’azteca Malinche che gli insegnò la lingua e gli diede il suo primogenito? O perché in disaccordo con l’Inquisizione sulla cristianizzazione degli Indiani? Dal momento in cui giunge al potere, Cortés pianifica una società meticcia ed economicamente indipendente, agli antipodi della colonia che vorrebbe la vecchia Castiglia. Semidio per gli uni, demone per gli altri, eroe o traditore, Cortés visse alla frontiera di due grandi continenti che si incontravano per la prima volta, sognando di essere il re di un altro mondo.
Ultimi periodici Salerno pubblicati:
«Rivista di studi danteschi», fasc. I annata 2003
Bibliografia Generale della Lingua e della Letteratura Italiana – BIGLI», vol. X annata bibliografica 2000
«Drammaturgia», vol. 10/2003
«Filologia e Critica», fasc. II annata 2003
«Interpres. Rivista di studi quattrocenteschi», vol. XXI/2002
«Studi Linguistici Italiani», vol. 29, fasc. II/2003
«Medioevo Romanzo», vol. 27, fasc. I/2003
L'Editrice Antenore segnala:
Aulo Donadello (a cura di), Lucidario. Volgarizzamento veronese del XIV secolo
L’Elucidarium è un’opera catechistica composta in latino nel secolo xii da Onorio di Autun (Augustodunense) e diffusa in ambiente eccesiastico. Verte sui principali temi di teologia, liturgia e religione nel suo insieme, ed è strutturato per quaestiones poste da un allievo al proprio maestro. Fu tradotta in età medievale in numerose lingue romanze e anglosassoni, a testimonianza della grande fortuna del testo. La presente traduzione (volgarizzamento in veronese, con presenza di lombardismi e settentrionalismi) deriva da una versione francese realizzata poco dopo l’originaria, certamente molto fedele. Il principale motivo d’interesse è linguistico, data la relativa scarsità di testi veronesi di età medievale: per questa ragione il libro è dotato di un ampio commento al testo e di un glossario. Altro motivo d’interesse di questo volume, che inaugura la collana «Medioevo e Rinascimento Veneto», diretta da Furio Brugnolo, è lo studio delle variazioni apportate al testo originale dal volgarizzamento, al fine di estendere l’interesse e la leggibilità dal solo circuito degli addetti ai lavori (clero monastico) al nuovo pubblico laico e borghese dell’Italia settentrionale due-trecentesca.
Francesco Petrarca, Rerum Vulgarium Fragmenta (Canzoniere)
Collana «Itinera Erudita», n. 5; formato 21 x 29 cm di carte II-II-72-II. Riproduzione in fac-simile del Cod. Vat. Lat. 3195. Pp. 146, rilegato in velluto + 18 tavole con recupero digitale della scrittura. Commentario di circa pp. 320 (previsto per giugno 2004). Tiratura limitata: 499 numeri arabi, 99 numeri romani, 26 lettere dell'alfabeto;
In occasione del settimo centenario della nascita di Francesco Petrarca, avvenuta in Arezzo il 20 luglio 1304, l’Editrice Antenore propone questa magnifica riproduzione in fac-simile del codice autografo del Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta), già appartenuto a Pietro Bembo, e attualmente custodito presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
Ultimi periodici Antenore pubblicati:
«Studi Petrarcheschi», vol. XVI annata 2003
«Quaderni per la Storia dell'Università di Padova», vol. 36 annata 2003
«Italia Medioevale e Umanistica», vol. XLIV annata 2003