Shoah, storie e testimonianze inedite per non dimenticare

Shoah, storie e testimonianze inedite per non dimenticare

Con queste parole Hanuš Weber presenta il libro di poesie e lettere inedite scritte dalla madre, Ilse Weber, durante la detenzione nel campo di concentramento cecoslovacco di Theresienstadt, prima di essere trasferita ad Aushwitz, dove trovò la morte nel 1944.

Ilse era una giovane donna ebrea, colta e bella, con un grande talento per la scrittura, in particolare per quella dedicata all'infanzia. Ilse durante la sua detenzione scrisse diverse poesie e canzoni per i piccoli ricoverati nell'ospedale del campo di concentramento, miracolosamente giunte sino a noi, sino alle mani del figlio Hanuš, spedito in esilio da una cara amica per salvargli la vita.

Quando finirà la sofferenza?”, edito da Linau, è solo una delle tante pubblicazioni che usciranno nei prossimi giorni, in concomitanza con il Giorno della Memoria, previsto per il 27 gennaio.

Per la stessa Lindau Edizioni uscirà anche “I giocattoli di Auschwitz” di Francesco Roat, che racconta il dramma della deportazione visto con gli occhi innocenti di un bambino.

Il punto di vista dei piccoli perseguitati, vittime per eccellenza dell'Olocausto nazista, viene narrato anche in “La Shoah dei bambini”dello storico Bruno Maida, edito da Einaudi.

Lo sguardo ingenuo di un ragazzino è protagonista anche della graphic novelUn sacchetto di biglie” di Vincent Bailly-Kris (Rizzoli Lizard). Il lavoro è tratto dall'omonimo romanzo di Joseph Joffo ed è pubblicato con una prefazione di Walter Veltroni.

In arrivo “per non dimenticare” anche le storie di alcuni sopravvissuti come Sami Modiano, oggi 82 anni, che scampò alla marcia della morte mimetizzandosi in mezzo a un mucchio di cadaveri. La sua storia e l'incontro con Primo Levi che gli cambiò la vita sono descritti nel libro “Per questo ho vissuto”, in uscita per Rizzoli.

Si segnala infine l'uscita di “16.10.1943-Li hanno portati via “, scritto da Umberto Gentiloni e Stefano Palermo, che per la prima volta raccolgono piccoli frammenti di storie e racconti dei 200 bambini romani deportati ad Aushwitz e mai tornati a casa, testimonianze eccezionali portate alla luce dalla riapertura degli archivi della Croce Rossa di Bad Arsolen.

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