Gli ultimi mesi non sono certo stati facili per Giorgia. La scomparsa del "caro" Alex Baroni certo le rimarrà addosso come uno dei più grandi dolori della sua vita e continuare a fare musica, a promozionare se stessi, ad affrontare le ferree regole dello show-biz dopo simili tragici eventi non deve essere affatto semplice. La nostra soul-singer prova a ripartire e a ridare linfa alla sua attività artistica con una raccolta di successi, "Le cose non vanno mai come credi" contenente tre inediti, l'iniziale "Vivi davvero", pop-gospel d'effetto che si ascolta molto in giro in questo periodo, il rifacimento di marca chiaramente "urban" di "E poi 2002" e l' intensa e dolente "Marzo", titolo dedicato all'ex compagno e collega prematuramente venuto a mancare. Quest'ultimo è il brano che dà ovviamente corpo e motivazione all'intero lavoro con il suo testo contemporaneamente esplicito e poetico ed un refrain commovente, da "grandi spazi aperti", sospeso tra cielo e terra, tra l'infinito e la sofferenza terrena, difficilissima da superare senza slanci mistici e sogni senza spazio e tempo. Bella nella circostanza anche la musica di Michael Baker che si sposa assai bene con la lirica "particolare" e dà al tutto alla fine un'atmosfera aerea, leggera, ultracorporea e vitale.
In occasione dell' uscita del suo ultimo cd, Giorgia ha voluto scrivere qualche sentita riga di suo pugno. Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
"No, le cose non vanno mai come credi. Tu credi di aver capito un piccolo segreto della vita, delle persone, dell'amore, credi di aver imparato a conoscere i giornalisti, credi che la prossima volta non rifarai gli stessi sbagli, credi di essere compreso, credi di poter cadere e rialzarti, credi in dio, nel paradiso, credi di poter avere tempo per dire, guarire, e invece la vita ti porta in altri posti dove è ancora tutto da imparare, dove la canzone perfetta è ancora da inventare, dove scopri che la nota perfetta non esiste.
Credo che questa sia bellezza, dolore e bellezza di avere la possibilità di crescere e nascere di nuovo e deludere le aspettative degli altri e soddisfare i propri desideri, senza smettere mai di cercare. Io non so se la musica fa questo, ma credo che sia un mezzo per andare in fondo a se stessi e rischiare ognuno nel proprio piccolo che è grandissimo, in un suono scelto al posto di un altro, nella opportunità di confrontarsi con persone diverse che la musica la fanno con te e per te. Questo disco mi ha dato la possibilità di fare un viaggio nei ricordi e affrontarne le mancanze e le ricchezze e anche la possibilità di iniziare una strada nuova, dicendo solo quello che penso, ballando un po', piangendo un po' e, finalmente, cantando per chi ascolta ad occhi aperti sulle sensibilità degli altri. Dove questo porti non lo so, spero in un posto migliore, più profumato e puro di prima, dove credere e amare sarà più facile e libero, intanto spero solo in un…buon ascolto".
Giorgia