“Non bastano i fiori”

Pinomarino – Non bastano i fiori+

C'è ancora spazio, oggi, per delle canzoni che siano capaci di far tacere il rumore intorno e di farsi sentire? C'è ancora un luogo in cui si possono incontrare parole scelte con cura e l'ironia di chi sa che tutto gira sempre per gli stessi? Se un luogo così esiste, è in quel luogo che incontrerete prima o poi Pinomarino. O forse quel luogo è in qualche modo già qui, e si intitola come il suo secondo disco, NON BASTANO I FIORI.

Sono trascorsi due anni dalla pubblicazione del suo primo lavoro, "Dispari", che aveva segnalato Pinomarino all'attenzione della critica sulla scia del Premio Ciampi vinto l'anno precedente, nel 2000. Canzoni come "Sparafucile", "Centrifuga e risciacquo", "Meglio che niente", "Questione di ore" avevano offerto una piacevole sorpresa per quanti -entrati in contatto con un album e un personaggio distanti dalle consuete prassi promozionali – da tempo non trovavano nella musica d'autore una piacevole cialtroneria mescolata a intuizioni sensibili, e accanto a questo, brani dai contenuti e dall'ispirazione più classici. Veniva in mente la magìa di Rino Gaetano, ad ascoltare – e soprattutto a vedere rappresentate dal vivo – le canzoni di Pinomarino, e non a caso ancora oggi quello è uno dei nomi che non mancano di emozionarlo, quando si parla di musica.

In questi due anni alcune cose sono cambiate, e non solo nella famiglia di Pinomarino, che nel frattempo è diventato papà della piccola Nina (a lei il nuovo disco è dedicato): soprattutto per quanto riguarda il versante musicale, si è stretta ancora di più la già salda alleanza con i musicisti/amici Pino Pecorelli (contrabbasso) e Fabrizio Fratepietro (batteria), al punto da decidere di registrare l'album "in diretta", live, come si addice più a un trio di jazz che a un cantautore. A loro si sono aggiunti, in alcuni episodi dell'album, le tastiere di Andrea Pesce (Tiromancino) e le chitarre di Francesco De Nigris (Daniele Silvestri), per dare qualche sfumatura a un album che ha colori e temi decisi e concentrati.

Tante belle parole, direte voi, ma il disco com'è? … NON BASTANO I FIORI è un disco fatto di canzoni, anzi di CANZONI, per cui di quelle piccole magie che spiegare, o anche provare a raccontare, è difficile, se non tempo perso. Però c'è una cosa che si può dire, ed è quella che quelle canzoni le accomuna tutte, e cioè il loro essere piccole e porgere grandi questioni, il loro essere così piene da far convivere amori sordi e altrettanto sordi rancori, condite di ironico disprezzo per come va a volte il mondo e altrettanto traboccanti di malcelata meraviglia per come va altre volte, quando sembra che vada come dovrebbe andare.

Pinomarino è il mondo visto da sotto. E il fatto che lui non sia un gigante di statura forse spiega questo suo modo di vedere le cose. Se fossimo nella Roma dei Papi e dei Pasquini, Pino sarebbe un popolano, uno di quelli dalla lingua tagliente ma sempre pronti a farsi in quattro per gli altri, uno abituato a guardare dietro alle carrozze dei signori da lontano, ma al tempo stesso pronto a trasformare il niente in una festa, inventandosi quello che non c'è. E' per questo, forse, che NON BASTANO I FIORI è un disco di valori. Ed è quello, alla fine, che racconta Pinomarino con il suo collaudato terzetto: l'importanza di poter essere un uomo, di potersi guardare in faccia in modo fiero in un mondo in cui l'inevitabilità del compromesso è spesso alibi non richiesto per giustificare compromessi o scelte di comodo. In un mondo in cui, soprattutto, essere è – molto spesso e sempre più – avere, mostrare, sfoggiare.

Le canzoni raccontano questo: che si parta dall'iniziale "Canzone numero 8" o si plani direttamente su uno degli episodi più "leggeri" e surreali dell'album, "Menomale", che si vada su un'altra chicca in stile cantautore da strada, "Ciao, ciao buonafortuna" o si punti sulla scrittura antimilitarista di "Caporalmaggiore", che si goda di più ascoltando uno dei brani centrali dell'album, "I fiori" o sul Pinomarino più classico con "L'invenzione di un uomo". C'è, in questo album, l'attenzione e il rispetto per la vita, le cose e i sentimenti che ci circondano, tutta la voglia di viverli appieno, e di farlo mantenendo salda una rotta che parte dalle proprie idee, dalle proprie convinzioni, e naturalmente dall'amore per la musica.

Chiude il disco una bonus-track che è una vera e propria chicca: una versione chitarra e voce, in perfetto stile "demo", di "Meglio che niente", una canzone del precedente album "Dispari", registrata da Fabrizio Bentivoglio e regalata a Pino come gesto di stima. E per stima ricambiata finita su questo album.

Nonostante i due anni di silenzio, NON BASTANO I FIORI esce quasi di sorpresa; giusto il tempo di iniziare a organizzare i concerti e poi si parte per un nuovo tour. Niente di meglio, per conoscere Pino e le sue nuove canzoni, che venirli a conoscere dal vivo. Intanto con questo cd potrete farvi un'idea.

Buon ascolto

Pinomarino – curriculum
Pinomarino nasce nel 1967 a Roma e inizia la propria carriera come restauratore di meccaniche di pianoforte. Inizia a suonare nel corso degli anni '90, esibendosi tra l'altro con i PiSteDaPi, terzetto formato insieme a Stefano Rossi e Danila Massimini. Nel 2000 vince il Premio Ciampi come solista e ottiene un contratto, diventando il primo artista della scuderia della neonata NUN Entertainment di Stefano Senardi, che ne pubblica il disco d'esordio, DISPARI, nei primi giorni del 2001. Nel 2003 arriva il suo secondo lavoro, NON BASTANO I FIORI, sempre su etichetta NUN Entertainment.

Pinomarino – futuriculum
al 2003 è conosciuto da poche persone, ma qualcuno garantisce per lui.
paroliere, musicista e cantautore, scrive racconti e si agita.
nel 2023, già abbastanza noto come attore, scrive la sceneggiatura del film "se vinco l'oscar, lo lascio nella scatola", che arriva all'oscar.
nel 2040 abbandona la sua posizione di anarchico pacifista per quella di anarchico molesto.
nel 2055 bacchettone e violento muore sull'onda ipnotica di una sedia a dondolo.
amato e rispettato, amò e rispettò. (Pinomarino)

Pinomarino presenterà dal vivo il suo nuovo lavoro sia a Milano che a Roma:

Domenica 11 maggio ore 21.15 – MILANO (Teatro Ariberto, via Daniele Crespi 9): Pinomarino sarà ospite della rassegna musicale "Le domeniche dell'Isola" a cura della rivista "L'isola che non c'era". Sul palco si avvicenderanno in performance semi-acustiche diversi artisti che con diverse sensibilità musicali proporranno alcuni brani del loro repertorio, tra questi VITTORIO DE SCALZI – leader storico dei New Trolls – che si presenta con un progetto dedicato e ispirato a Fabrizio De Andrè.

Martedì 13 maggio ore 21 – ROMA (spazio Piccolo Apollo c/o Istituto Galilei Via Conte Verde, 51): Pinomarino presenterà alcuni brani tratti dal suo nuovo album NON BASTANO I FIORI nell'ambito di una performance letteraria che prevede come ospiti Peppe Servillo, Mario Tronco (Avion Travel), Maurizio Martusciello e Mimmo Paladino. Peppe Servillo leggerà dei testi di canzoni, in coda verranno proiettate delle tavole di Mimmo Paladino nella cornice delle quali Servillo leggerà tre racconti inediti scritti da lui con una sonorizzazione di Mario Tronco e Maurizio Martusciello.

Telefono:085.8008513
Fax: 085.8002099
Viale Europa 23/25 c/o Blu Business Palace
64023 Mosciano Sant'Angelo (Teramo)