Due anni e mezzo dopo l'uscita del suo ultimo album "Ognuno fa quello che gli pare", il 9 aprile prossimo esce "Un giorno", quinto album di Max Gazzè, anticipato da "La nostra vita nuova", singolo presente in questi giorni nelle playlist di tutte le radio.
Il nuovo episodio del percorso artistico di Gazzè rappresenta un'ulteriore conferma dell'originalità e della vena compositiva del musicista romano che ha voluto realizzare un'opera collettiva, insieme alla band che lo accompagna da sempre, particolarmente caratterizzata da una sonorità robusta ed omogenea.
L'alba di "Un giorno" nasce una decina d'anni fa, quando Max Gazzè era ancora un nome che girava tra i locali romani e poco più e con lui già suonavano gli stessi musicisti con i quali ha scritto e prodotto "Un giorno".
Il suono essenziale dell'album, puro, senza sovra incisioni, nasce anche dalla ricerca degli strumenti con i quali è stato riprodotto: l'intera strumentazione non è più vecchia degli anni Settanta, inclusi mixer e microfoni; l'amplificatore usato da Max è un Vox del '65, "lo stesso usato da Paul McCartney negli anni d'oro dei Beatles" mentre la batteria usata da Piero Monterisi è una Rogers degli anni Sessanta. Peculiare è inoltre la presenza di due bassi (a suonarli sono Gazzè ed Emanuele Brignola) che in alcuni brani consente a Max di suonare spingendo verso un suono distorto, più vicino a quello della chitarra, e di seguire piuttosto l'armonia incrociando l'altra chitarra (Francesco De Nigris) che non la tonica e la ritmica lasciando il colore alle tastiere di Gianluca Misiti. Intatte restano la vena poetica e la felicità di giocare con le parole: allitterazioni, suggestioni evocative, delicati frammenti poetici e misteriosi ermetismi si alternano e si sovrappongono nei brani dell'album che spaziano dalla ballata d'amore a brani leggeri e densi di ironia e sarcasmo discreto fino ad un sound potente e d'impatto.
Undici brani che si prestano a diverse letture e che costituiscono altrettanti frammenti di una poetica musicale complessa e visionaria. Insieme a Max Gazzè ai suoi musicisti e al suo basso, hanno contribuito a far nascere "Un giorno" i racconti cesellati di Francesco Gazzè e Daniele Silvestri, che con Max Gazzè ha scritto e cantato"Pallida".