"La sincope dell'identità. Il cinema di Nanni Moretti", il saggio di Roberto De Gaetano, nel cogliere il nesso forte che esiste nel cinema di Moretti fra la modernità di una forma – ambivalente, tragicomica, grottesca – e la complessità di un tema (lo spaesamento e la deriva di una soggettività smarrita in una società senza mondo), individua le ragioni profonde che fanno del regista di "La stanza del figlio" l'autore più importante del nostro cinema attuale e l'interprete più acuto di un sentire diffuso.