Nicaragua, 19 luglio 1979: venticinque anni fa la rivoluzione sandinista
Due libri ne rievocano la storia:
"Adios muchachos". Una memoria della rivoluzione sandinista di Sergio Ramirez
"Sandino". Il generale degli uomini liberi di Maurizio Campisi
"Adios muchachos". Una memoria della rivoluzione sandinista di Sergio Ramirez
Il libro. Adiós muchachos è la testimonianza diretta di Sergio Ramírez dei fatti che portarono alla nascita e alla crescita del movimento che abbatté Anastasio Somoza nel 1979. Il libro percorre i momenti topici della lotta rivoluzionaria: la clandestinità, la ribellione, gli anni di governo, la guerra con i Contra, le elezioni del 1990 e la vittoria elettorale dell’opposizione. Ramírez racconta i fatti in qualità di testimone privilegiato di quei tempi, in cui il Frente Sandinista cercava di applicare un’utopia ad un sistema di vita. Attorno, ruotano i personaggi della politica internazionale (Fidel Castro, Carter, Reagan, Gheddafi, Margaret Thatcher), ma anche e soprattutto gli autori dell’ultima rivoluzione latinoamericana che aveva saputo dare una speranza.
"Sandino" Il generale degli uomini liberi di Maurizio Campisi
l libro: Sono passati quasi settanta anni da quando Augusto Sandino veniva ucciso in un agguato dagli sgherri di Anastasio Somoza. Da allora, la figura dell’eroe nicaraguense è entrata a far parte dell’iconografia marxista, simbolo della lotta rivoluzionaria dell’FSLN.
Questo libro attraverso una rilettura delle corrispondenze e degli scritti di Sandino ci permette di scoprire oggi un personaggio differente: eroe soprattutto dell’anti-imperialismo e portavoce non solo del “suo” Nicaragua, ma di tutti i popoli oppressi dagli interessi delle grandi nazioni.
Proprio in questa sua veste di oppositore al colonialismo militare e culturale sta l’attualità e contemporaneità del pensiero di Sandino, che viene proposto in questa biografia scritta da Maurizio Campisi.