
Marilù nasce il 27 Marzo del 1978 a Modena.
Viene tirata su tra i tessuti dell'azienda di famiglia e fin da subito nè rimane attratta iniziando a disegnare vestiti.
Grazie ai "vestiti da donna" comincerà a viaggiare molto presto.
Insieme ai tessuti le due cose che l'appassioneranno di più saranno la scrittura e la pittura.
Dopo una serie di racconti ,raccolti su vari quaderni, a quindici anni si fa regalare una macchina per scrivere elettronica con cui cerca di mettere in piedi un vero e proprio romanzo. Il titolo provvisorio di quel primo tentativo sarà "Bambine cattive". Abbandonato dopo una serie di cartelle per nulla interessanti, continua a scrivere cercando di mettere in piedi altri romanzi che però non la soddisfano fino in fondo.
Finalmente nell'estate del 2001 riesce a completare la sua opera prima dal titolo provvisorio "Data di scadenza".
Verrà editato nel Dicembre del 2001 con il titolo "Bambola di cera" grazie alla casa editrice indipendente Pontegobbo di Piacenza. L'edizione uscirà con un editing fatto dalla casa editrice che taglierà alcune parti ritenute troppo forti per il loro pubblico.
La storia vuole che sul finire della primavera del 2002 un bravo editor italiano si accorgesse di lei e s'interessasse al suo romanzo.
Così nel Marzo del 2004 viene rieditato ,con un editing che ripristinerà le parti tagliate e ne taglierà altre , dall'importante casa editrice Salani, gruppo Longanesi, con il tiolo "IO NON CHIEDO PERMESSO" e in copertina una foto della famosa fotografa austriaca Ellen Von Unwerth.
L'opera originale è di molto superiore alle 222 pagine edite da Salani, per averne un'idea a quasi 360° si dovrebbero leggere entrambe le edizioni.
Nel Giugno del 2004 inzia la sua avventura come giornalista per il piccolo giornale modense Vivo, dove le viene data la possibilità di tenere una rubrica dal titolo omonimo "io non chiedo permesso". La rubrica racconta dei modenesi doc e delle notti modenesi. Quasi contemporanemaente la radio dello stesso gruppo editoriale, Modena Radio City, le offre di condurre un programma notturno a bordo di uno studio mobile organizzato dentro una limousine che se va in giro per i locali emiliani.
Nel 2005 l'avventura modenese finisce per dare spazio ad una nuova avventura: Milano.
Nel Maggio del 2005 accetta di lasciarsi rappresentare dalla storica Galleria del Barcon sui Navigli di Milano ed espone per la prima volta le sue opere.
La scrittura e la pittura rappresentano per Marilù i due punti costanti nella sua vita anche se l'approccio che ha nei loro confronti è molto differente. Si ritiene una scrittrice ispirata e una pittrice per causa di forza maggiore. Mentre pretende tanto da se stessa nella scrittura, ed è molto severa, la pittura, al contrario, è una forma d'arte dove si sente molto più libera, anche di sbagliare. La pittura è una necessità di cui non può fare a meno, un campo dove spera di poter migliorare e imparare ancora molto, essendo autodidatta.
Negli ultimi anni la sua passione per tutto quello che è arte l'ha spinta a creare, oltre agli abiti, anche accessori e oggetti di design con cui arredare la casa. E' così che sono nate: cornici, coperte da mettere sul letto, borse, cappelli, lampade. Il tutto connotato da uno strano humor molto kitch. Creazioni che presto potrete comprare on-line nello spazio shop. Il suo carattere poliedrico, e la sua testa in continuo movimento, le permettono di sperimentare qualsiasi materiale per dare alla luce creazioni stravaganti.
Attualmente vive e lavora a Milano.
ADORA: dormire tanto, scarpe dal tacco vertiginoso, il cioccolato fondente all'75%(al peperoncino, finocchio, polline, cannella, assenzio, etc. etc.), collezionare borse dalle forme più strane (fragole, cani, teschi, palloni da calcio, macchine, nvi atc. atc.), arredare casa con pezzi originali degli anni '50-'60-'70, Marta e Olivia (le sue gatte), i suoi amici allegorici (nel senso di "meravigliosamente bizzarri"), i gay (perché non è vero che siamo tutti uguali…loro sono meglio), dare cene per i suoi amici, comprare quadri d'arte contemporanea quando può, Dolce&Gabbana, film di nicchia che nessuno guarderebbe mai nemmeno sotto tortura, far ridere, solo il vino rosso e la Beck's, tutto quello che è kitch e la sua mamma. NON SOPPORTA: che qualcuno le parli appena si sveglia, non fare colazione appena si sveglia, la lentezza nello svolgimento dei servizi e di conseguenza fare le file, gli eterosessuali frustrati, i camerieri che la fanno sentire una rompipalle quando ordina la pizza, la violenza fisica e mentale, l'acqua sgasata, le incomprensioni,i furbi, gli aerei, la morte e la noia.
I MIGLIORI SCRITTORI SECONDO LEI: Oriana Fallaci, Irvine Welsh, Breat Easton Ellis, Chuck Palahniuk, Craig Clevenger, Dave Eggers, Jay McInerney, Niccolò Ammaniti, J. T. Leroy, Efraim Medina Reyes.
I MIGLIORI ARTISTI…SEMPRE SECONDO LEI: Frida Kahlo, Picasso, Saturno Butto, Trevor Brown, Mark Ryden, Cire, John John Jesse, Akex Gross, Dave Cooper, Masaru Shichinohe, Gea, Tomomi Sakuba,Marion Peck, The Clayton Brothers, Eric White, Steven R. Gilmore,
ALCUNI DEI SUOI FILM PREFERITI: profondo rosso, une liaison pornograpique, blow up, ultimo tango a parigi, Donnie Darko, i racconti del cuscino, ogni maledetta domenica, l'amante, doom generation, orlando (di Sally Potter), Miriam si sveglia a mezzanotte, Tutto su mia madre, F.F.S.S.,la vita è bella, kill bill vol.1 / vol.2, big fish, belli e dannati, lola corre, il 5° elemento, the game, secretary, accadde in paradiso, trainspotting, l'apparenza inganna, Tokyo Decandence, lanterne rosse, the game, il cuoco il ladro sua moglie e l'amante, Salò o le 120 giornate di Sodoma, l'esercito delle 12 scimmie, la pianista, ma soprattutto Arancia Meccanica e tutti i film di Kubrick.
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