Hacklog Volume 1: anonimato. Manuale sulla Sicurezza Informatica e Hacking Etico
La recensione di Hacklog Volume 1 Anonimato inizia da un presupposto: questo è solo la prima parte di un percorso pensato e scritto da Stefano Novelli per introdurre il pubblico di appassionati ai temi dell’informatica nel mondo dell’hacking. Un mondo che non deve essere visto solo come teatro di azioni ribelli ma anche come codice comportamentale per la vita quotidiana sul web. Non a caso si inizia proprio da questo tema: l’hacking applicato alla sicurezza informatica e all’anonimato. Ovvero al tuo diritto di proteggere i tuoi dati.
A chi è rivolto questo libro
Il target di riferimento è quello degli appassionati di informatica che muovono i primi passi nel mondo dell’hacking. In questo libro, infatti, l’autore si rivolge a chi vuole migliorare l’uso del computer con tecniche semplici ma efficaci che appartengono al mondo dell’hacking etico. Ad esempio, grazie a istruzioni semplici e guidate puoi rendere impossibili da trovare i file sul tuo computer. Perché questo è lo scopo del testo: aiutare a preservare la privacy.
Oltre ai semplici appassionati di tecnologia e computer, questo testo è pensato anche per chi ha già esperienza nel settore e vuole affinare le competenze soprattutto se vuole affrontare in ambiti didattici – come le scuole medie e superiori – i concetti base della sicurezza informatica anche per dare ai ragazzi delle solide basi sull’educazione digitale.
Cosa troverai in questo libro
Nelle oltre duecento pagine che compongono l’opera prima della collana Hacklog puoi affrontare i temi base della sicurezza e dell’anonimato online, con qualche incursione negli argomenti più avanzati. Ma non troppo per non mettere in difficoltà chi è alle prime armi.
Si inizia, ad esempio, con la scelta del miglior sistema operativo per operare in sicurezza sul web e in anonimato (che è GNU/LInux ma senza eccessiva ortodossia nella decisione). Si continua con un tema fondamentale e sempre interessante per gli appassionati del settore: il Deep Web. Che molti vedono come il male in terra ma Novelli precisa subito il punto: mentre il Clear Web è ciò che vediamo normalmente navigando con browser come Firefox o Chrome, il Deep Web è la parte non indicizzata e inaccessibile senza alcune tecnologie.
Il Dark Web, invece, è tutto ciò che fa parte di quel mondo distorto e illegale fatto di vendite illecite. In ogni caso questo è solo uno degli argomenti dato che poi si passa alla sicurezza dei dispositivi che si usano per navigare, al recupero o distruzione dati, alle impostazioni da attivare per essere sempre sicuri di lasciare il minor numero di tracce possibili online.
Punti di forza e di debolezza del libro
Il testo di Stefano Novelli – Hacklog Volume 1 Anonimato – è piacevole da leggere. Scorre, usa una terminologia adeguata ma non incomprensibile, si presenta utile e chiaro a chi inizia a farsi le ossa in questo settore. Ma è un libro da consigliare a tutti, indistintamente?
No, non è adatto a chi inizia proprio da zero con i computer perché non è un manuale di informatica base, e non vuole neanche esserlo. Così come non vuole proporsi come una bibbia per tecnici avanzati del settore. Può essere considerato un buon libro divulgativo per fare i primi passi – e anche qualcosa in più – nel mondo hacking.
Di particolare pregio è la sezione dedicata all’identità online: fornisce informazioni preziose sia a chi lavora nella rete ordinaria, sia a chi si avventura nei meandri del Deep Web.
Ad esempio? Mai usare gli stessi dati e intrecciare le identità online, attenzione alla scelta e alla condivisione delle password, l’importanza delle email usa e getta per rimanere anonimi, e (aggiungiamo noi) utilizzate sempre software antivirus e filtri antispam professionali come ad esempio il servizio Zerospam, per evitare spiacevoli conseguenze.
Un aspetto interessante sulla distribuzione
Questo testo, come suggerisce l’autore stesso nelle pagine del libro, è disponibile gratuitamente in rete e pubblicato dall’autore stesso con licenza Creative Commons: un passo importante per mettere in chiaro una filosofia ben nota tra gli hacker etici. Vale a dire quella che mette al centro la condivisione del sapere senza barriere commerciali
Autore: Stefano Novelli
Editore: Self-publishing
Pagine: 222