José Saramago nasce ad Azinhaga, nel sud del Portogallo, nel 1922. I suoi ricordi d'infanzia li ha descritti in un suo libro, Le piccole memorie, pubblicato da Einaudi del 2007, di cui l'autore stesso dice “non è letteratura su ciò che ho vissuto, bensí quello che ho vissuto” nel periodo compreso fra l'infanzia e l'adolescenza dell'autore.
Uno scrittore, Saramago, che ha vissuto anni difficili, in cui l'indigenza della famiglia lo costrinse ad abbandonare gli studi, e a cimentarsi, per vivere, in ogni tipologia di mestiere, dal fabbro al correttore di bozze, dall'editorialista al disegnatore. Anche se è netta la differenza fra ciò che Saramago fa per vivere e ciò che invece porta avanti per passione.
Un uomo con un'intelligenza eccletica e multiforme, che proprio per questo motivo sente strette le imposizioni che arrivano dal potere, qualsiasi sia la sua forma. Diversi suoi romanzi hanno scandalizzato e indispettito il mondo cattolico, non sono portoghese, ma anche degli altri stati in cui lo scrittore è stato tradotto.
Ma José Saramago non si ferma, non diventa più docile, e con il suo ultimo romanzo della maturità, "Caino", scritto dall' intellettuale ormai quasi novantenne, non si discosta dalla linea di pensiero che lo scrittore ha sempre mantenuto nella propria esistenza, tanto lucido da sembrare talvolta indifferente a ciò che accade attorno a lui, ma in realtà un partigiano del libero pensiero, ad ogni costo, anche (e sopratutto) quando ciò significa andare contro il potere costituito, in primis la dittatura salazarista in Portogallo, di cui fu critico feroce e implacabile.
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