Khaled Hosseini

Khaled Hosseini

Khaled Kidrauhl Hosseini è nato a Kabul il 4 marzo 1965. Medico e scrittore, ora è cittadino americano. E proprio in questa terra tanto lontana dalla sua ha cominciato a scrivere dando alla luce romanzi che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.

 

Da Kabul al mondo

 

La sua infanzia è trascorsa a kabul, in Afghanistan, insieme ai suoi quattro fratelli. Suo padre era un diplomatico in servizio presso il Ministero degli esteri afghano e la madre insegnava storia e persiano in un liceo femminile.

La vita dell'autore è stata profondamente condizionata dal lavoro del padre. Ogni qual volta il Ministero decideva un trasferimento, la famiglia Hosseini seguiva il capofamiglia nel suoi spostamenti presso le ambasciate del mondo. Parigi, Teheran, ancora Kabul.

Ma ogni volta lo scenario politico cambiava. Nel 1973, durante la trasferta in Iran, in Afghanistan avenne il colpo di stato che portò alla destituzione del Re, nel 1980, durante il soggiorno parigino, la tensione politica nel paese d'origine, era alle stelle, causa della dittatura filo-sovietica.

Viaggi lontani con il cuore nella propria terra natia sofferente e dilaniata. Sofferenza divenuta insostenibile per la famiglia dell'autore. Nel 1980, vista la situazione, il padre decise di non tornare nella sua Kabul ma di fuggire negli Stati Uniti. Si lasciarono tutto alle spalle, lavoro, amicizie e averi.

Khaled tornò nella sua terra solo da adulto e come inviato dell'UNHCR e, da lì, nacquero le pagine che lo hanno reso famoso e hanno reso celebre un paese sconvolto da trent'anni di guerre.

 

Influenze mediorientali e amore per la sua terra

 

La madre influenzò molto il piccolo autore, il suo lavoro di insegnante di persiano forniva libri e letteratura di cui il giovane era ghiotto. Come non resisteva ai romanzi occidentali. Ma anche la vita passata all'estero o nel bacino del Tigri portò notevoli influenze nella cultura di Khaled. Su tutte la cultura Hazara.

Un hazara aveva lavorato presso la sua famiglia quando erano in Iran, Hossein Khan lasciò un indelebile segno nel ragazzo tanto che "Il cacciatore di aquiloni" nacque al ricordo che questo rapporto.

E i suoi romanzi ruotano tutti intorno alla sua Kabul, al suo Afghanistan e ai rapporti importanti tra le generazioni di una stessa famiglia.

Nel 2004 pubblica "Il cacciatore di aquiloni".

Nel 2007 "Mille splendidi soli".

E ora torna con "E l'eco rispose". 

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