
Ghianda Marco è nato a Rovigo il 16 agosto del 1983, non ha mai avuto allungo una fissa dimora, fin da piccolo per vari motivi si è spostato assieme alla famiglia in varie località italiane, appassionandosi così già in tenera età all'arte del viaggiare. L'amore per la musica nasce da bambino, con la decisione di iscriversi alla scuola media annessa al conservatorio, non durò molto, a causa del suo indomabile comportamento Marco venne espulso, ma grazie alla sua passione per la musica continuò gli studi del suo strumento, la batteria, in maniera più specifica ed intensa all'interno di una scuola privata.
Dovendosi pagare gli studi da solo,a diciassette anni abbandonò la scuola e in iniziò a lavorare, da lì la sua vita gradualmente cambiò. Formò vari gruppi tra cui i Night in White, Nasty Seventeen e in ultimo e più importante i Diciassette, gruppo ideato da lui stesso, in cui trovava spazio per sfogare i suoi sentimenti, scrivendo testi e musiche e così usando a pieno le proprie qualità e conoscenze di vari strumenti oltre la batteria, tra cui, pianoforte e violoncello.
Le varie delusioni: famiglia, amici, musica sono come una doccia fredda che lo riportarono allo stato reale delle cose. Isolatosi perciò dalle relazioni si avvicina all'arte iniziando a dipingere prima su tela poi su pelle, i tatuaggi lo emargineranno ancora di più dal mondo, le false amicizie i giudizi da parte di terzi, le delusioni musicali lo costringono per anni a vivere di elemosina per la strada, ma questo fu un bene perché da li nacque la scelta di cambiare vita, di chiedere di più, di pretendere la verità.
Dopo dieci anni di lavoro frustrante, Marco cambia vita, si fa più viva che mai la sua passione per i viaggi, decide cosi di scoprire i posti più lontani dall'uomo ma non dalla natura, sempre stata sua fonte d'ispirazione. Tutto per cercare un senso, cercare risposte ma trovando solamente il divino silenzio. È da lì, lontano da tutti che si accendono i pensieri più interessanti, quelli che nella confusione giornaliera molti mettono a tacere, i pensieri di una vita, le paure, le confessioni, le passioni.
La vita è ancora in atto, la storia non è ancora finita, ed è così che dopo aver trovato la propria natura che Marco continua a vivere, non chiedendo più, non pretendendo più, sognando? A questo ancora non c'è risposta.
Su di lui è stato detto di tutto, quale sia la verità ancora non si sa. È dal tempo delle streghe che si tormenta il diverso è questo Marco lo ha capito, e così disgustato da una società di consumismo e materialismo, disgustato dall'indifferenza della maggior parte della gente, Marco Ghianda continua il suo vagabondare, visitando i posti più dispersi sia in l'Italia che in tutta l'Europa, preparandosi per affrontare al più presto possibile il suo viaggio in Tibet, sogno di una vita.
“Nella vita con pazienza e ascoltando il cuore si arrivano a capire cose che non ti permettono di tornare a vivere come prima, come se nulla fosse, sarebbe da vigliacchi.” -Marco Ghianda-
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