
Nadia Toffa nasce il 10 giugno del 1979 a Brescia. Dopo aver frequentato il liceo classico “Arnaldo” nella sua città natale, si iscrive all’Università di Firenze dove si laurea in Lettere.
Compare per la prima volta in televisione sulle frequenze di Telesanterno e successivamente per quattro anni su Retebrescia, fino a ad approdare del cast di inviati de “Le Iene”, programma televiso di successo in onda su Italia 1.
Nel corso della sua carriera è protagonista di inchieste clamorose. Per questi servizi riceve numerose denunce per diffamazione. Si occupa anche della proliferazione delle sale slot machine, così come della cosiddetta “Terra dei fuochi” a Crotone, responsabile dell’aumento del numero di tumori tra Napoli a Caserta, complice lo smaltimento illegale dei rifiuti da parte della camorra.
Il 2 aprile del 2014 lancia il suo primo libro, intitolato “Quando il gioco si fa duro”, dedicato al fenomeno della ludopatia e nell’aprile dell’anno successivo, riceve un importante riconoscimento per la sezione TV del Premio Internazionale Ischia di Giornalismo.
Il 21 novembre del 2017 propone un servizio dedicato alla presunta pericolosità di un esperimento nucleare effettuato sul Gran Sasso ma le accuse da lei mosse vengono tuttavia smentite dal mondo accademico.
Pochi giorni dopo, vittima di un malore di natura neurologica mentre si trova in un albergo a Trieste, viene soccorsa e trasferita in ospedale, per poi venire trasportata al San Raffaele a Milano. Uscita dal coma, inizia il suo percorso di guarigione, sostenuta dalla totale solidarietà e supporto da parte dell’intero mondo dello spettacolo.
Nel periodo successivo rende nota pubblicamente la sua malattia che ha che fare con un tumore cerebrale e nel 2018 dopo le prime cure, il tumore ricompare.
La sua lotta contro il cancro dura fino all’estate del 2019 quando si spegne all’età di 40 anni il 13 agosto.
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