
Natalia Ginzburg è nata nel 1916 a Palermo da Giuseppe Levi un triestino di origine ebrea che negli anni della nascita della figlia risiedeva nella città del Sud dove insegnava all’università. La madre di Natalia era figlia di Carlo Tanzi, famoso avvocato socialista amico di Turati.
Natalia che nonostante si sia iscritta all’università non si è mai laureata pubblica i suoi primi racconti nel 1934. Nata con il cognome Levi si sposa nel 1938 con Leone Ginzburg, da cui prenderà poi il cognome che utilizzerà nel resto della vita.
Il primo romanzo dal titolo “La strada che va in città” lo pubblica proprio con Einaudi nel 1942.
Il periodo della guerra non è per niente facile, suo marito viene arrestato, incarcerato e muore senza che lei possa vederlo.
Durante tutta la sua vita ha scritto tantissimi romanzi, saggi e commedie che raggiungono la popolarità. La commedia “Ti ho sposato per allegria” è stato pubblicato da Einaudi nella collana del teatro. L’autrice è deceduta nel 1991, ma la casa editrice ha pubblicato nel 1999 un romanzo postumo della sua vita, tratto da una serie di interviste radiofoniche in cui aveva raccontato la sua vita, nel 2005 un’opera intitolata “Tutto il teatro” e quest’anno la commedia “Ti ho sposato per allegria”.
Natalia è molto conosciuta anche all’estero e viene definita come la scrittrice ebrea più brava del dopoguerra. Non era solo una bravissima scrittrice, è stata anche redattrice presso la Einaudi. Si è sposata due volte, in seconde nozze nel 1950 con Gabriele Baldini, un professore che insegnava a Trieste, docente di letteratura inglese. Ha avuto tre figli, due maschi e una femmina dal primo marito.
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