Alessandra Gasparroni è nata e vive a Teramo. Ha conseguito la laurea in Lettere moderne con indirizzo demoetnoantropologico ed è studiosa e ricercatrice in queste discipline.
Ha collaborato con la cattedra di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo e con la cattedra di Storia delle tradizioni popolari della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio”.
E’ stata titolare di moduli integrativi alla Cattedra di Antropologia culturale e di affidamento didattico di Antropologia interculturale presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti.
Ha svolto indagini in Abruzzo e nelle Marche rivolte alla devozione popolare, ai costumi e all’oreficeria tradizionale, allo studio delle abitazioni e al cibo.
E’ socia della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e dell’AISEA (Associazione Italiana per le Scienze Etnoantropologiche).
Ha pubblicato, tra l’altro, Costumi e ori d’Abruzzo, Teramo, Tercas 1996, Uomini e case, Teramo, Deltagrafica 1997, Abruzzo. Itinerari nella memoria, Manduria, Barbieri editore 2002 (Premio Scanno – Tradizioni Popolari, 2002, segnalazione Premio Costantino Nigra 2003), La Settimana Santa a Teramo, Teramo, Coop. Arkè-Edigrafital 2005.
Curatrice della collana “Farfalle” per l’Università della terza età di Giulianova, insieme agli studenti ha scritto: I cibi rituali nello spazio della memoria (2002), C’eravamo tanto amati…(2006), Ritratti di famiglia (2008), Non è vero ma ci credo… L’universo magico nel ricordo (2011) Giulianova (TE), Tipografia “La Rapida”.
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