In "Magie d’Abruzzo. Miti, riti, universi simbolici" (Barbieri Selvaggi Editori, Manduria, 2010) la demo antropologa Alessandra Gasparroni mette in risalto le sue ricerche sul campo, svolte mediante l’osservazione partecipante a riti della cultura tradizionale abruzzese.
La sua ricerca bibliografica e le indagini effettuate attraverso i destinatari dei suoi corsi nell’Università di Chieti e in quella della Terza Età di Giulianova, hanno costituito di fatto una radiografia di modalità culturali ancora presenti o saldamente ancorate nella memoria dei protagonisti del mondo popolare in riferimento ai costumi alimentari, magico religiosi, sociali.
Lo stupore e la meraviglia che sono ancora racchiusi in molti scrigni della cultura tradizionale ne determinano la magia in riferimento ai riti che si ripetono e ai miti dai quali scaturiscono. Gli universi simbolici si dipanano mediante un segno che spesso rappresenta una perduta memoria ma resta come elemento persistente dietro al quale si può indagare per ciò che è stato ed ampliare la ricerca intorno a ciò che è ancora, o come è mutato.
Così, nel lavoro di Alessandra Gasparroni, simboli sono il fiore secco del deserto, approdato a Teramo, che è traccia di riti intorno al parto non solo in Abruzzo, il bacio della reliquia di San Felice di Torricella che l’ultima traccia di un pellegrinaggio nella collina teramana. Le edicole votive delle nostre montagne, traccia della transumanza che poi scendeva al mare, un gioiello di fidanzamento, un piatto tradizionale della nostra cucina, un tatuaggio sacro. L analisi ripercorre ciò che è stato, ma che non è stato dimenticato anche se, spesso, non se ne conosce più l’origine.
Il suo lavoro prende le mosse dalla curiosità iniziale, da ciò che si intravede e verso cui si vuole andare, spinti dalla passione per la ricerca e supportati da studio documentario, per proporre al lettore orizzonti luminosi della cultura tradizionale, di ciò che resta e di quello che si trasforma in attuali contesti.
Autore: Alessandra Gasparroni
Editore: Barbieri Selvaggi Editori
Pagine: 128