Einaudi

Einaudi

Fondata nel 1933 a Torino da Giulio Einaudi, la casa editrice omonima è una delle realtà italiane più importanti e di alta qualità nell’ambito della produzione editoriale.

Dichiaratamente antifascista, fin dall’epoca della sua fondazione si caratterizzò fin dall’inizio con il suo impegno dal punto di vista politico e civile. Lo stesso Giulio Einaudi pagò con il confino la sua posizione di intellettuale contro il regime.

Sono davvero molti i nomi prestigiosi che hanno collaborato e pubblicato con la casa editrice. Tra questi non si possono non citare Cesare Pavese, Elsa Morante, Norberto Bobbio, Italo Calvino, Giaime Pintor, Natalia Ginzburg, Leone Ginzburg, Elio Vittorini.

Moltissimi sono anche gli artisti, i designer, i fotografi che si sono occupati di creare le copertine delle varie collane. Tra questi ricordiamo Renato Guttuso, Domenico Purificato, Ugo Mulas, Giuseppe Penone, Giuseppe Palumbo e tanti altri.

Tra le pubblicazioni nel periodo degli anni Quaranta vanno sottolineate le opere di Antonio Gramsci oltre a quelle di saggistica, di narrativa italiana e straniera e ai testi nella Collana dei classici.

La linea editoriale della Einaudi continua negli anni Cinquanta nella direzione dell’alta qualità delle pubblicazioni dal punto di vista culturale. Fu una decisione coerente, ma che dovette fare i conti con la realtà e con la dimensione imprenditoriale che non divenne affatto florida.

Nel tempo, quindi, la casa editrice si dovette orientare verso una nuova visione: quella di lasciare spazio alla pubblicazione di opere che potessero diventare dei best seller. In questo modo avendo un riscontro e un rientro economico immediato, sia pure a discapito della qualità culturale.

Dopo il periodo di crisi vissuto negli anni Ottante, nel 1994 la Einaudi venne acquistata dal Gruppo Mondadori, di cui fa parte attualmente.

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