Graziella Campagna, diciassette anni appena, è stata uccisa brutalmente il 12 dicembre 1985 a Saponara, un paesino in provincia di Messina. Un delitto di mafia.
Il movente dell’omicidio è stato il casuale ritrovamento, da parte della ragazza che lavorava in una lavanderia, di un documento che identificava il boss mafioso Gerlando Alberti junior, latitante.
La condanna all’ergastolo del boss, e del suo braccio destro Gianni Sutera, per l’omicidio di Graziella è giunta ben ventiquattro anni dopo: il 19 marzo 2009.
Per accertare la verità e ottenere la condanna degli assassini i familiari hanno dunque aspettato un processo lungo un quarto di secolo, più di quanti Graziella ne avesse vissuto. Se giustizia è stata fatta, è stato grazie anche all`impegno di Piero campagna – fratello di Graziella, appuntato dei Carabinieri – e dell`avvocato Fabio Repici.
Il Procuratore della Repubblica di Palermo Luigi Croce ha detto: «dietro l`omicidio Campagna un contesto criminale sconvolgente».
Nel 2004, Graziella Campagna è stata riconosciuta vittima di mafia.
Della storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia si sono occupate le trasmissioni televisive di Rai 3 “Chi l’ha visto?” (febbraio 1996) e “Blu notte – misteri italiani” (ottobre 2001). La Rai inoltre, nel marzo del 2008, ha mandato in onda, non senza polemiche, la finction televisiva “La vita rubata” con l’attore Beppe Fiorello nella parte di Piero Campagna.
Rosaria Brancato, giornalista di Messina, con la logica asciutta e stringente della cronista e una commovente capacità di identificarsi con Graziella (che immagina in un dialogo impossibile con il fratello Piero), ricostruisce, nelle pagine di questo libro, la lunga serie di favoreggiamenti, collusioni e depistaggi che caratterizzano questa storia che riflette in maniera inverosimile una società avvelenata dalla mafia e dall’omertà. “La storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia”ha il valore civile di una testimonianza per ricordare e fare riflettere.
Autore: Rosaria Brancato
Editore: Yorick Editore
Pagine: 208