Un'estate a Majorca è il racconto di un viaggio iniziatico alla scoperta della patria biologica: l'isola lontana dalla quale proviene la madre dell’autrice: Antonia.
Isolana tenace, Antonia conobbe il bel marinaio italiano al Porto di Palma e decise che sarebbe stato l’uomo della sua vita. Quando la nave imponente con cui era sbarcato lasciò l’orizzonte del golfo di Palma de Majorca Antonia meditò un unico progetto: sposare il marinaio. Dopo grandi peripezie ruscì nell’intento ma, un po’ a causa delle guerre un po’ a causa della scarsità di mezzi economici, quest’amore la condannò a trascorrere diversi anni senza poter riabbracciare la sua famiglia.
Finalmente, a conclusione degli eventi bellici, il viaggio tanto agognato diventò realtà: Antonia prese il primo treno da San Donà a Venezia assieme alle giovani figlie e da lì intraprese il lungo viaggio fino alla sua amata isola.
Dopo giorni estenuanti di cammino, vicine alla stazione finale, dalla prua del traghetto le tre donne volsero il naso all'orizzonte, pronte a catturare con l'olfatto prima che con la vista la terra tanto desiderata. All'arrivo rimarginarono i profondi legami con i parenti e l'isola schiuse loro le sue esotiche meraviglie. Vivendo la vita del barrio le figlie di Antonia impararono a "conoscere la vita del paese, le abitudini, la storia delle persone". La primogenita Maria Clara registra nel libro gli incantamenti e lo stupore delle scoperte con scrittura partecipata e un limpido periodare. Una velata nostalgia si insinua a tratti nelle pagine: nostalgie per un mondo perduto, quello dell'infanzia; nostalgia per un grande affetto perduto, quello della madre; nostalgia per una terra magica i cui colori e profumi producono un elisir inebriante.
Autore: Maria Clara Serra
Editore: Nuova Dimensione
Pagine: 288