In questo libro Galvin racconta la sua adolescenza molto sofferta e vissuta a contatto con realtà molto difficili e pericolose per un ragazzo che si appresta a diventare un uomo.
In "Ballata per un giovane straccione" la descrizione della sconcertata e sconcertante quotidianità vissuta da un gruppo di "ragazzotti cattivi" (piccoli ladri di frutta o saccheggiatori di torte, per lo più…) in una specie di lager-riformatorio gestito da una comunità di frati è cruda, allucinante, ma precisa, minuziosa come una cronaca viva e palpitante.
Tra le mura di Saint Jude's succede di tutto, i malcapitati piccoli delinquenti (?) vengono sottoposti a torture materiali e psicologiche, fiaccati nella loro capacità di resistenza, accusati di inettitudine e di mentalità criminosa oltre ogni limite. L’arrivo di un nuovo insegnante, dalle idee comuniste, migliorerà alquanto le loro giornate, ma non riuscirà a far guadagnare loro fiducia negli altri. La situazione rimane terribile a lungo, ma poi man mano il buonsenso tornerà a fare capolino, e almeno più tardi ci sarà da tentare di ricostruirsi una vita fuori dalle mura di Saint Jude's. Toccante, profondo, poetico. Da non perdere.
Autore: Patrick Galvin
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 126