Il saggio dello storico della nutrizione Massimo Montanari dal titolo Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo unisce due temi lontani sono in apparenza, il cibo e la psicologia, un legame più profondo di quanto pensiamo.
Il cibo non è soltanto quell'elemento che assumiamo tramite la bocca, indispensabile a carburare quella macchina perfetta che è l'organismo umano. Non è soltanto una fonte energetica, ma fa parte tout court della società, di cui, secondo l'autore, può addirittura diventarne metafora.
Massimo Montanari infatti, in questo originale testo, riflette sul fatto che il cibo sia diventato sempre più un oggetto culturale, non più legato soltanto alla sfera nutrizionale, ma anche agli usi e costumi delle nazioni. Un elemento che alle cucine passa negli ambienti più diversi, diventando oggetto di discussione in ambito sociale, medico, artistico…
Costume e società
Sembra fra le frasi fatte più banali, ma il motto siamo ciò che mangiamo in realtà sottende ed elabora teorie e passaggi storici anche complessi.
Nella scelta del cibo, nell'imbandire una tavola di un'era determinata, ricostruiamo in realtà dei tasselli importanti per la ricerca storica, attraverso il cibo si può scoprire ed apprendere il resto della società, nelle sue pieghe più nascoste.
Il punto di partenza fondamentale è la creatività umana applicata al cibo: le ricette umane sono elborate, sofisticate, costruite, e per questo riflettono la psicologia e il raziocinio propri del genere umano.
Riflessioni e ricette
Il guerriero riposa per poter tornare in battaglia con la lucidità necessaria per affrontare nuove e più difficili sfide, così anche in cucina, è meglio talvolta fermarsi a riflettere, perché la stasi è un momento chiarificatore, che permette di meglio comprendere ciò che si affronta, perché no, anche dalla cucina.
Autore: Massimo Montanari
Editore: Laterza
Pagine: X-208