“Gli ipocriti”: lo stile narrativo di Eleonora Mazzoni racconta la storia di un'adolescente alle prese con l'amara scoperta che la realtà attorno a lei non è così come vorrebbe apparirle
Eleonora Mazzoni si divide tra la sua attività di attrice cinematografica, teatrale e televisiva e quella di scrittrice.
“Gli ipocriti” è il titolo del suo nuovo romanzo: un'opera editoriale che la riporta in libreria dopo più di tre anni dalla pubblicazione del suo primo libro, “Le difettose”.
Manu
La protagonista del racconto si chiama Manu, probabilmente simpatico diminutivo di Manuela.
La sua è una famiglia che esce dagli schemi tradizionali, perché ha un compito importante da svolgere: quello di vivere secondo il credo di un movimento religioso di cui il padre della ragazzina è uno degli attivisti più importanti.
Manu sta, quindi, vivendo la sua adolescenza – ha quindici anni e mezzo – lasciandosi completamente condizionare da questa situazione famigliare: un condizionamento al quale, però, si è sottratta sua sorella maggiore, che se ne è andata di casa, si è allontanata da quell'ambiente e adesso vive a Londra.
La scoperta
Per Manu, però, questo è il miglior mondo possibile: qui si disegnano la sue certezze in modo assoluto e questo è il suo rifugio, del quale accetta anche le rigidità che lo caratterizzano.
Un giorno, però, questa realtà mostra il suo vero volto: la ragazzina scopre una confezione di preservativi nel cassetto di suo padre.
E' il primo passo verso un percorso che la porterà ad aprire delle porte su qualcosa che è del tutto differente da quello che finora la sua famiglia le ha voluto mostrare.
Manu scoprirà, con dolore, che ciò che la circonda è solo ipocrisia. Crolleranno le sue “certezze”, capirà che non esiste la perfezione, scoprirà con molta amarezza che non c'è nulla di vero in tutto quello che la circonda e nella sua famiglia.
E' un momento fondamentale nella sua vita che la porterà a valutare e ad interpretare tutto in modo differente…
Autore: Eleonora Mazzoni
Editore: Chiarelettere
Pagine: 249