Primari a delinquere

Primari a delinquere

Nella Sanità Italiana lavorano da sempre decine di migliaia di persone oneste e scrupolose che nulla hanno a che fare con chi ruba e sfrutta le malattie altrui. In particolare, i medici (ma solo quelli veri), curano i malati secondo scienza e coscienza, facendosi carico di un aggiornamento faticoso.

Categoria: Codice EAN: 9788887923810Pagine: 144Anno di pubblicazione: Libri 2003

Nella Sanità Italiana lavorano da sempre decine di migliaia di persone oneste e scrupolose che nulla hanno a che fare con chi ruba e sfrutta le malattie altrui. In particolare, i medici (ma solo quelli veri), curano i malati secondo scienza e coscienza, facendosi carico di un aggiornamento faticoso.

Ma la Sanità Italiana ha oggi gravi problemi di budget. Spende troppo, a fronte di risultati non convincenti, grandi sprechi ed enormi ruberie. Tangenti e mazzette ne sono un aspetto tristemente noto. Tuttavia, queste avevano sinora riguardato soprattutto politici ed amministratori, ma la confessione di due primari in cattedra a Torino, nel famoso policlinico delle Molinette, mostra una realtà diversa. La corruzione è oramai di "routine" anche per i dirigenti medici?

Un vero e proprio shock per i malati, soprattutto per quelli affidati alle mani (sporche) di chi ha confessato. Incredulità, stupore, scandalo ed amplificazione dei media, si sono inseguiti per giorni, immediatamente scavalcati dal nuovo scandalo farmaci. La mazzetta diventa prassi anche per il modesto medico della mutua? Ci rassegneremo all’idea che "così fan tutti"?

Non è di questo avviso Paolo Cornaglia Ferraris, che analizza quanto riportato dai media sui comportamenti della minoranza di quei laureati in medicina, che hanno perso il senso della propria professione. L’autore difende ancora una volta la maggioranza silenziosa di medici e infermieri che lavorano con onestà, senza farsi scrupolo di parlar chiaro contro chi ha responsabilità, anche indirette, di tale scandalosa situazione. Ce n’è per tutti, persino per quei colleghi che, sebbene incolpevoli, troppo sopportano, eccedendo in un silenzio che rischia di essere interpretato come omertosa complicità.

Il libro è dedicato a Miosoti e Iliana, bambine clandestine dell’Ecuador, curate gratis nell’ambulatorio genovese di Camici & Pigiami al quale vanno i diritti d’autore di questo libro. Perché quell’ambulatorio nei vicoli vicino a Via del Campo, tra la povera gente cantata da Fabrizio De André, non è finanziato da danaro pubblico né da tangenti sui farmaci, ma dalla generosità dei medici che ci lavorano gratuitamente (6 pediatri, 2 oculisti, 5 odontoiatri) e dei sei volontari che accolgono i bambini. Ma soprattutto da chi crede che sia ingiusto che bambini immigrati irregolari non abbiano il pediatra.

Primari a delinquere

Autore: Paolo Cornaglia Ferraris
Editore: Fratelli Frilli
Pagine: 144

Nella Sanità Italiana lavorano da sempre decine di migliaia di persone oneste e scrupolose che nulla hanno a che fare con chi ruba e sfrutta le malattie altrui. In particolare, i medici (ma...

 

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