racconti inediti di Aimee Bender – Arthur Bradford – Judy Budnitz – Amanda Davis – Dave Eggers – Myla Goldberg – A.M. Homes – Shelley Jackson – Ken Kalfus – Matthew Klam – Jonathan Lethem – Sam Lipsyte – Rick Moody – Stacey Richter – George Saunders – Julia Slavin – David Foster Wallace
Burned Children of America raccoglie una quindicina di racconti scritti da autori americani under-40. Un "panorama esaustivo della produzione letteraria americana di oggi", come direbbe una noiosa rivista letteraria.
Alcuni di questi auori sono già molto noti al pubblico italiano, e sono ormai delle vere e proprie stelle del panorama letterario internazionale: Dave Eggers, Rick Moody, Jonathan Lethem, David Foster Wallace (e proprio dal titolo del racconto di Wallace, "Incarnazioni di bambini bruciati", prende nome l'intera raccolta). Altri invece non sono ancora pubblicati in Italia, e questa antologia vuole proporli al pubblico in forma di assaggio, perché i curatori del volume sono certi che non tarderanno a diventare grandi nomi della fiction contemporanea: innanzi tutto Matthew Klam, A.M. Homes e Julia Slavin, che la stessa minimum fax pubblicherà nel corso del prossimo anno, e altri che saranno presto tradotti da altre case editrici: Ken Kalfus (Fandango), George Saunders, Arthur Bradford e Aimee Bender (Einaudi). A questi si aggiungono autori e autrici assolutamente degni di nota cui questa antologia vuole dare una prima voce e un nuovo pubblico: Sam Lipsyte, Shelley Jackson, Stacey Richter, Judy Budnitz, Amanda Davis, Myla Goldberg.
La ricerca dei due curatori dell'antologia, durata più di un anno, è stata lunga, incessante e maniacale. Un anno di viaggi negli Stati Uniti, di incontri con quasi tutti gli scrittori e le scrittrici, di fax, telefonate e email, di navigazione in mare aperto fra centinaia di libri, riviste, antologie, recensioni, siti letterari, fiere del libro internazionali. Alcuni racconti sono stati suggeriti da altri autori, e si è così creato un circolo virtuoso, quasi un ideale gruppo di lavoro, al termine del quale parecchi degli scrittori coinvolti hanno detto: "Vorrei proprio che un libro del genere esistesse anche qui in America: lo comprerei subito".
La storia della nascita del libro
L'antologia Burned Children of America nasce in un ristorante di Roma nell'inverno del 2001. Non ci sono dietro intenti tematici, né teorie storico-critiche di sorta sullo stato dell'arte della narrativa statunitense, o sulla superiorità degli scrittori americani under-40 rispetto alle loro controparti italiane, europee o over-40. C'è solo lo stesso appassionato e al tempo stesso disinteressato entusiasmo con cui qualche anno fa, prima di Napster e dei masterizzatori per cd, si registrava a un amico o a una fidanzata una cassetta con una quindicina di canzoni dei propri gruppi preferiti, optando per la soluzione più originale, rapida ed economica nell'impossibilità di regalare quindici album diversi. Così, un editor e una traduttrice che lavorano per una piccola casa editrice indipendente e non hanno né le risorse finanziarie né il tempo per pubblicare tutti gli scrittori americani che negli ultimi tempi li hanno colpiti, immaginano di riunirli tutti insieme, in forma di assaggio, in un'antologia di racconti.
Scrivono i nomi su un pezzo di tovaglia.
Passano dodici mesi prima che l'antologia veda la luce, dopo un certosino lavoro di ricerca fra raccolte appena pubblicate e riviste letterarie alla ricerca di materiale ancora inedito in Italia ma di alta qualità, e una serie fittissima di contrattazioni con l'agenzia letteraria di ciascun autore. I nomi originariamente scritti sulla tovaglia finiscono tutti nella versione finale dell'antologia, accompagnati da quelli di scrittori scoperti e amati durante la lunga, gustosissima fase di esplorazione.
Burned Children of America arriva nelle librerie italiane nel novembre del 2001. La critica non tarda a esprimere il verdetto ("Una interessantissima antologia", Alias; "Un'antologia imperdibile", clarence.com; "Una rarità", Diario; "Una raccolta entusiasmante", TV Radiocorriere; "Potrebbe fare lo stesso effetto che fecero i libri di Carver e John Cheever, McInerney e Easton Ellis, Gibson e Sterling. Ogni libro, una generazione", La Stampa; "Un libro splendido", Dispenser – Radio Due) e il successo di pubblico è altrettanto immediato. La prima ristampa arriva a meno di due mesi dall'uscita. Apparentemente le cifre non sono astronomiche, ma chiunque conosca da vicino il mondo editoriale italiano sa che cinquemila copie per a) un'antologia di racconti, b) composta da scrittori in gran parte sconosciuti al pubblico italiano, c) pubblicata da una casa editrice indipendente, e d) non supportata da un precedente successo nel paese d'origine (Burned Children of America, a differenza di prodotti potenzialmente analoghi come Schegge d'America (Fanucci), Zoetrope (Mondadori), Le parole per dirlo (Guanda) non è la traduzione di un'antologia esistente!), corrispondono a un successo più unico che raro.
Il "fenomeno" Burned Children non si ferma entro i confini italiani. Il 31 gennaio 2002 i curatori dell'antologia organizzano un reading al KGB Bar di New York City, uno dei classici luoghi di ritrovo della comunità letteraria della città. È la prima volta che una serata letteraria del KGB ospita una casa editrice straniera per la presentazione di un libro che non è neanche destinato a essere pubblicato negli Stati Uniti.
Intervengono sei degli autori presenti nell'antologia (Judy Budnitz, Amanda Davis, Myla Goldberg, A.M. Homes, Ken Kalfus, Sam Lipsyte) e chiude la serata una guest-star d'eccezione, la folksinger Suzanne Vega. Time Out segnala il reading fra gli eventi di spicco della settimana; la rivista di culto McSweeney's lo annuncia sul suo sito internet. La sala è gremita: un centinaio di lettori americani si augurano che l'antologia possa vedere la luce anche nel loro paese.
Nel corso del 2002 la Marsh Agency, una delle migliori agenzie letterarie di Londra, accetta di curare la vendita dei diritti dell'antologia sul mercato editoriale europeo. Meno di un anno dopo l'uscita italiana, vengono firmati i contratti per l'uscita di Burned Children of America in Olanda e in Inghilterra.
L'editore inglese è nientemeno che la prestigiosissima Penguin, che ospiterà Burned Children of America fra i titoli del suo marchio Hamish Hamilton (quello che pubblica, fra gli altri, i romanzi di Dave Eggers e Zadie Smith). Proprio a Zadie Smith, l'autrice di Denti bianchi e del recente L'uomo autografo, forse il nome di maggiore spicco della nuova scena letteraria inglese, viene commissionata una lunga introduzione per l'antologia. The Burned Children of America (questo il titolo dell'edizione inglese) sarà nelle librerie di Londra – e di tutto il Commonwealth – a partire dal 29 maggio prossimo; Time Out l'ha già segnalata a gennaio come uno dei libri più attesi dell'anno; il Guardian pubblicherà in esclusiva l'introduzione della Smith in occasione dell'uscita del volume.
Un solo evento ha recentemente guastato questa storia di insperato successo: lo scorso 14 marzo è tragicamente morta in un incidente aereo, a soli trentadue anni, la scrittrice Amanda Davis, autrice di "Faith, o Consigli per una signorina che vuole avere successo", uno dei racconti più intensi e toccanti. I curatori hanno chiesto e ottenuto che l'edizione inglese fosse dedicata a lei.
In Italia, nel frattempo, al di là di ogni intento dei curatori e degli editori, l'espressione burned children è ormai assurta presso parte della critica più giovane a vera e propria etichetta sotto cui classificare le nuove leve del post-postmoderno americano, e l'antologia è nuovamente in corso di ristampa.
Autore: Marco Cassini
Editore: Minimum Fax
Pagine: 248