Il colibrì è il romanzo con cui Sandro Veronesi ha vinto il suo secondo Premio Strega: racconta la storia di Marco, un uomo che fugge i cambiamenti e che come il colibrì ha la capacità di resistere immobile in volo.
Il nome di Sandro Veronesi è quello di uno scrittore pluripremiato. Oltre, infatti, ad altri riconoscimenti, tra cui il Campiello, Veronesi ha vinto due volte il Premio Strega.
Nel 2006 lo vinse con il romanzo Caos calmo, da cui è stato tratto il film omonimo con Nanni Moretti. Il suo secondo Premio Strega, invece, è arrivato nel 2020 proprio con Il colibrì.
Marco Carrera
Marco, il protagonista del romanzo, da quando era bambino è stato soprannominato il colibrì, a causa della sua figura minuta e di una statura piccola che, però, fu risolta dopo una cura ormonale.
Il senso, però, di questo soprannome non si esaurisce solo dal punto di vista fisico. Nelle pagine del romanzo, infatti, si scopre che del colibrì non ha soltanto la struttura fisica, ma anche quella tipica capacità di resistere immobile in volo mentre attorno a lui accadono (e accadranno) fatti estremamente dolorosi.
Lo psicanalista di Marina
Tutto ha inizio una mattina di metà ottobre del 1999. Marco, come sempre, si trova nel suo studio di oculista, nel quartiere Trieste, a Roma, per vedere i suoi pazienti. Quel giorno, però, riceve una visita del tutto inaspettata.
La persona che vuole incontrarlo, infatti, non è un suo paziente, ma si tratta di Daniele Carradori e cioè lo psicanalista di sua moglie Marina.
L’uomo, con un modo di fare a tratti inquietante, a tratti magnetico, inizia a fargli una lunga fila di domande che riguardano tutta la sua vita, compresi aspetti e situazioni del tutto private.
Il colibrì
Carradori, tra le altre cose, comunica a Marco anche che Marina da circa un mese non è più andata agli appuntamenti nel suo studio. E’ questo che lo ha portato a fargli visita, oltre a fargli sapere che Marina è al corrente di tutte quelle situazioni che Marco vive e che pensava di tenere nascoste.
Lei, ad esempio, sa che tra lui e una donna del suo passato, Luisa, c’è una sorta di rapporto sentimentale, sia pure platonico.
Il momento, però, più incisivo e fondamentale è quando lo psicanalista, in modo brutale e diretto, comunica a Marco che il suo è, in realtà, un matrimonio ormai finito. Come se questo non bastasse, gli dice anche che presto Marina avrà un figlio, ma che non è suo figlio…
Autore: Sandro Veronesi
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 368