Ispirato a due personaggi realmente esistiti e ad una storia di amicizia e di fratellanza repressa nel sangue dal terrorismo più bieco e irragionevole, “Il Caffè di Tamer” è divenuto uno splendido, breve, ma intensissimo romanzo grazie alla fervida creatività di Diego Brasioli, diplomatico di carriera, attualmente in servizio a Beirut presso l’Ambasciata d’Italia. Uno spaccato di vita mediorientale lucido e tragico fatto di rapporti umani sempre più difficili tra arabi ed israeliani, di istinti omicidi superiori a qualsiasi voglia di riconciliazione, ad ogni accordo realmente ragionato e quindi possibile.
Ogni emozione, ogni dialogo, ogni speranza confina sempre con una pesante atmosfera di morte, di resa dei conti che pesa come una spada di Damocle sulla sofferta quotidianità di intere popolazioni. Il finale tragico, come dicevamo realmente accaduto, fa riflettere e non lascia certo grande spazio ad ipotesi di definitive risoluzioni non violente dei conflitti mediorientali. Prefazione di Ettore Mo.