Ambientato nella Versailles del 1774 narra la storia di Pietro Viravolta, spadaccino e giocatore d’azzardo, ma anche violinista ed ex spia per il Doge di Venezia. Ora ha cambiato, ha abbandonato la Serenissima ed è al servizio della Corona, in gran segreto. Continua a fare la spia all’interno della rete di informatori del Re.
Luigi XV è appena morto e al trono è salito il suo figliotto.
Viravolta si trova così all’improvviso catapultato in un caso che è chiamato a risolvere, l’uccisione di una donna. A convocarlo a corte è il duca d’Aiguillon ordinargli di indagare sull'accaduto, ponendo l’ex spia della Serenissima faccia a faccio con il suo passato.
Il Favolista
È questo il nome che lascia l’assassino accanto al cadavere della donna, oltre ad un libro, l’edizione delle opere di la Fontaine ed una pergamena vergata col sangue. Dieci titoli sono stati riportati e la firma, appunto, del Favolista.
Ma chi è costui? Ed è qui che entra in gioco il passato di Viravolta che anni prima aveva di suo pugno ucciso un uomo, un “agitatore politico” che si faceva chiamare proprio con quel nome, Favolista.
Un serial killer
Il messaggio dell’assassino sembra chiaro, ossia che abbia dato inizio ad una serie di omicidi che saranno dieci rappresentazioni macabre e orride delle opere di La Fontaine. Viravolta si ritrova a vivere nello sfarzo di Versailles, in mezzo ai nobili traditori, pronti ad ingannare e uccidere. L’ex spia veneziana deve risolvere un enigma che, in caso contrario, potrebbe cambiare il destino di Francia.
È un thriller storico ricco di mistero, intrighi e suspense, con un serial killer che sembra voglia fare la morale a tutti quanti. L’assassino ingaggia con Viravolta una sorta di macabro gioco in cui uno dei due dovrà avere la meglio.
Questa non è la prima avventura di Pietro Tiravolta, donnaiolo che è stato protagonista del romanzo precedente di Delalande nella Venezia del 1756 che per non finire in galera diventa un investigatore e una spia.
Autore: Arnaud Delalande
Editore: Nord
Pagine: 334