Anne Holt torna con un giallo avvincente che si snoda per le strade di Oslo. La dea cieca (Blind gudinne) ha vinto il Premio Rivelton come miglior giallo nel 1994 ed è ora edito da Einaudi per la collana Stile libero Big.
L'ispettrice Hanne Wilhelmsen ha un nuovo caso da risolvere. Il cadavere di un piccolo spacciatore, un giovane in stato confusionale e coperto di sangue, l'omicidio di un avvocato arrivista e dalla discutibile morale. Una rosa di sospetti che la Wilhelmsen dovrà ridurre fino a trovare il colpevole, quello vero, che spesso non è il primo indiziato. Se ad un intreccio intrigante si unisce una protagonista altrettanto interessante, ecco svelato il motivo del successo della Holt, non solo in Norvegia dove è considerata una delle più grandi gialliste nazionali, ma anche negli altri stati.
L'intreccio segue linee che intersecano criminalità e giustizia, spacciatori e avvocati, servizi segreti e corruzione. L'autrice di La dea cieca conosce bene i meccanismi legali che riversa sui suoi romanzi, è stata infatti procuratore capo e ministro della giustizia in Norvegia.
La dea cieca (titolo originale Blind Gudinne) è l'ottavo romanzo che segue le vicende dell'ispettrice Hanne Wilhelmsen, personaggio creato da Anne Holt prima del serial letterario di Johanne Vik e Yngvar Stubø ma pubblicato in Italia successivamente a quest'ultimo.
Il giallo è per Anne Holt una passione che le ha permesso di vincere, con quest'ultimo romanzo, il prestigioso Premio Rivelton per il miglior giallo norvegese dell'anno (1994).
Un thriller dal ritmo serrato, un filato di vite e vicende tessuto magistralmente dall'autrice di Quello che ti meriti, altro successo editoriale pubblicato da Einaudi.
Autore: Anne Holt
Editore: Einaudi
Pagine: 379