Non inganni più di tanto il titolo. Non ci troviamo dinanzi ad un libro divertente e scanzonato, tutt'altro. Nick Earls ci offre invece un romanzo profondamente malinconico ed introspettivo, alleggerito da un humour leggero ed intelligente, ma mai invasivo o troppo "cercato".
Jon Marshall è un medico affermato, ultratrentenne metropolitano, single dopo aver perso la moglie durante il parto della loro prima figlia. La vita del protagonista è attraversata da continue meditazioni, da nostalgie ed introspezioni notevoli che la goliardia del suo rapporto con vecchi amici di Università non riescono mai a banalizzare più di tanto.
È difficile innamorarsi di nuovo, soprattutto quando a farti la corte sono donne ultraproblematiche che ti idealizzano soprattutto per solitudine. Jon si muove con difficoltà in ambito amoroso, commette gaffe su gaffe per non entrare in una storia che non vuole, alla fine ne esce con infinito imbarazzo ed il quasi-assassinio di un gatto.
I "sentimenti importanti" non sono poi così lontani, forse, comunque, e correre insieme per il parco con una giovane universitaria appena trasferitasi può essere l'anticamera di un rapporto serio? Certo, le premesse non mancano, il dialogo è ben vivo, ma bisogna prima sconfiggere una serie di naturali ritrosie ad aprirsi veramente, a comunicare con gli altri senza continue autodifese. Tragedie sfiorate riusciranno a fare da collante per due amici molto teneri? Quel che importa è che alla fine il protagonista venga fuori dai suoi ostinati silenzi e dalle sue sistematiche chiusure.
Tenero, talvolta spassoso, ma profondo, romantico, psicologico, "Le avventure semiserie di un ragazzo padre" (tradotto da Valeria Raimondi) è un gran bel libro, non solo un passatempo carino.
Autore: Nick Earls
Editore: Sonzogno
Pagine: 338