Linn Ullmann (figlia della famosa attrice Liv) si era già fatta notare un paio d'anni fa con il buon esordio di "Prima che tu dorma", apprezzato un po' dovunque.
"Quando sono con te" dovrebbe rappresentare la sua definitiva consacrazione in campo internazionale. Trattasi di romanzo di grande eleganza narrativa, scritto con il massimo amore per i dettagli ed un gusto sopraffino nell'indagine psicologica dei personaggi. In una calda sera estiva Stella e Martin si trovano sul tetto di un moderno edificio nel centro di Oslo. Si muovono, si abbracciano, fin quando Stella non precipita, lasciando soli un marito e due figlie. Si è trattato di un incidente, di una perdita di equilibrio o addirittura di una "eliminazione fisica" da parte del marito nei confronti della sua consorte? Intorno al triste dato di fatto, la scomparsa di Stella, ruotano le confessioni di Axel, suo amico del cuore, da sempre innamorato di lei, della figlia grande Amanda ora responsabile dell'educazione della sorella minore Bi, dello stesso marito Martin, incalzato dalle domande e dai sospetti della detective Corinne.
Sfoghi, divagazioni, introspezioni che sono tanti contributi alla struttura agile del romanzo che dal "Fatto centrale" si dispiega poi in mille considerazioni di interesse universale, in richiami amari all'ineluttabilità del fato e alle sue conseguenze pratiche e spirituali. Stella è precipitata materialmente, ma era anche la sua vita che necessitava di nuove dimensioni per essere vissuta? La caduta in basso altro che non era che l'estrema "messa in scena" degli alti e bassi della sua esistenza che aveva raggiunto il fondo, stava forse per ripartire, ma in ogni caso aveva esaurito una fase, la sua iniziale spinta propulsiva. Ottima anche la caratterizzazione del personaggio dell'amico Axel, che non nasconde la sua voglia di morire ed avrebbe preferito esser lui a "sostituire" Stella, o anche della figlia Amanda, abbandonata dal primo padre e quindi cresciuta troppo in fretta, troppo vissuta per la sua età. Il romanzo si legge con molta partecipazione, è un bell'affresco di "moderna umanità sofferente", vittima dei propri disagi esistenziali e della propria difficoltà nel comunicare con gli altri.
Da leggere (lo si fa con piacere).
Autore: Linn Ullmann
Editore: Mondadori
Pagine: 267