All’interno di questa "nuova resistenza anti-telecratica" che da anni unicamente con i propri mezzi (nel disinteresse colpevole, purtroppo, anche di molti statisti di rango impegnati a tessere i fili di improbabili accordi "bicamerali"…) cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema ormai gigantesco della nostra democrazia (l’assodata inconciliabilità tra cariche politiche ed interessi imprenditoriali mediatici), Gianfranco Mascia occupa ormai da anni un ruolo non affatto secondario.
Alle prime avvisaglie di costruzione di "regime televisivo" fu tra i primi a mettersi in movimento creando i Bo. Bi., comitati antibiscione che, fin quando non furono ridimensionati dalla violenza interessata di qualcuno, svolsero un ruolo importante, riuscirono ad arrivare bene alla gente e in molti casi a spingerla all’azione.
Questo "Vademecum della bugia – da Stalin a Berlusconi" è un libro di quelli decisamente arguti, pensati in maniera raffinata e scritti con conseguente felicità espressiva. Mascia parte da molto lontano, filosofeggia sul significato della bugia, tra Sant’Agostino e Kant, mette in evidenza le menzogne di "grossi calibri" della politica passata, stigmatizza le "mancate verità" di Hitler e Stalin, di Andreotti e Cossiga e via dicendo… Poi nella seconda parte del libro si ferma ad analizzare il "percorso governativo" fin qui del Cavaliere, cui rivolge una serie di domande che non hanno mai avuto risposta in nessuna sede.
In pratica, come giornalista analizza da par suo clamorose incongruenze, ripetute "promesse che non tornano", enigmatici lati oscuri che mai nessuno fa venire alla luce da anni ed anni, schierandosi chiaramente dalla parte dei fatti. Fa insomma, quello che dovrebbe fare un cronista ed uno scrittore senza padroni, con una propria coscienza professionale ed una propria indipendenza di pensiero. Atteggiamenti che paradossalmente oggi possono scaricarti addosso accuse di faziosità manifesta , cui non resta che contrapporre una sempre maggiore ed incisiva azione di informazione, ogni volta dal più vasto coinvolgimento popolare.
Prefazione di Nando Dalla Chiesa. Da leggere con attenzione e preoccupata partecipazione.
Autore: Gianfranco Mascia
Editore: Fratelli Frilli
Pagine: 144