Philiph Roth torna nelle librerie con un romanzo composto di cinque episodi che descrivono delle vite alternative, in cui gli eventi prendono di volta in volta una piega inattesa e imprevedibile.
Nathan ed Henry Zuckerman sono due fratelli, cui tocca la stessa dolorosa sorte, andare uno al funerale dell'altro. Il lettore già si starà chiedendo come sia possibile, che entrambi riescano a presentarsi al funerale del fratello superstite.
La soluzione si trova nell'ingegnoso espediente narrativo di Philippe Roth che, suddividendo il romanzo in una serie di episodi, basati sulle vite dei due fratelli Zuckerman, può descrivere vicende cambiando il finale, scambiando le vittime, riscrivere un destino che nel mondo reale non può essere cambiato, ma può invece modificare il suo corso fra le pagine di un libro.
Controvite
La controvita, per l'autore, non è semplicemente un finale alternativo, l'aut aut reso angosciantemente famoso dal filosofo Søren Kierkegaard, è piuttosto una serie di alternative che possono colorare e rendere bizzarro e sopra le righe il destino di qualsiasi uomo.
Uno scambio di circostanze che, lungi dall'essere ineluttabili e predeterminate, possono invece raggiungere livelli di imprevedibilità impensabili. Lasciando anche lo spazio per ridere, infatti negli scritti di Roth la comicità e l'ironia, doti rare e preziose, non abbandonano mai il campo.
Il ruolo di Nathan Zuckerman
Nathan Zuckerman, uno dei due fratelli protagonisti del romanzo, è uno scrittore, ma anche il fautore dei vari scambi di destini e del cambiamento delle vicende presenti nel libro Controvite.
Sua la voce narrante, sue le riflessioni e le ironiche elucubrazioni che fanno da cornice alle vicende narrate, suo il costante sfidare il destino, patteggiare su costi e benefici delle alternative presenti. Una figura che accompagna piacevolmente il lettore fra le pagine del romanzo, trascinandolo dentro i luoghi e le vicende.
Autore: Philip Roth
Editore: Einaudi
Pagine: 393