Uscito nei primi mesi del 2010, il libro della scienziata Margherita Hack, una delle massime ricercatrici nel campo dell'astrofisica, tratta i temi, sempre più attuali, della ricerca scientifica, e dello scontro fra dogmatismo e nuove tecnologie.
Non è uno scienziato che vive la sua professione senza tener conto dell'attualità e delle scelte politiche e sociali in atto nel proprio paese, Margherita Hack. Da sempre con un occhio alle stelle e ai pianeti, di cui conosce tutti i segreti, essendo una delle più grandi astrofisiche della nostra era, e uno all'Italia in cui vive e lavora.
Un'Italia, secondo la Hack, in cui le ingerenze della religione, accompagnate dai continui tagli alla ricerca operati dai governi, rischia di ridurre il nostro paese in un territorio sterile, vuoto dal punto di vista culturale e in ritardo sul resto del mondo, che invece continua a dare alla ricerca scientifica e tecnologica lo spazio e le risorse che merita.
Adolescenti e scienza
Il testo dell'astrofisica Hack nasce da una riflessione sul ritardo culturale, specie nel campo delle scienze, che colpisce gli studenti italiani. Margherita Hack parte dal dato che rivela come gli adolescenti italiani, rispetto ai loro coetanei negli altri paesi europei, siano più ignoranti in campo specifico.
L'autrice si interroga sui profondi motivi cui si deve questo gap fra l'Italia e il resto del mondo: in Italia si considera la scienza come una forma di cultura minore.
Si parte da questa considerazione per arrivare all'importanza della laicità nella scuola, al ruolo che la scuola pubblica deve assumere a livello formativo per i suoi studenti, e anche ai pericolosi tagli finanziari alla ricerca scientifica, che riducono il Paese in uno stato di buio culturale e sociale, perchè impediscono al mondo di andare avanti, verso il progresso.
Autore: Margherita Hack
Editore: Rizzoli
Pagine: 167