Candidato al Premio Strega 2011, il romanzo della scrittrice Donatella Di Pietrantonio scorre poetico e feroce nel rapporto fra una madre e sua figlia.
La vita di Esperia, madre devastata da una malattia feroce e brutale che cancella poco a poco ricordi e identità, è riportata alla luce da sua figlia, che si prende cura di lei non solo nel fisico, ma anche nello spirito, raccontando della giovinezza e della vita di quella madre che, pur non ricordando, è fatta di passioni ed amore per la sua terra, l'Abruzzo, e per i suoi cari, prima le sue sorelle e poi quella famiglia per la quale ha sempre lottato, e che ha sempre protetto, fino a quando in un mondo capovolto, è il suo più caro affetto, la figlia, a doversi prendere cura di lei.
Fra le pagine del libro, fra le memorie di una madre raccontate attraverso gli occhi di sua figlia, c'è tutto un mondo antico, in cui la campagna abruzzese si staglia sullo sfondo, o in altre pagine entra forte e orgogliosa ad impossessarsi del ruolo di protagonista.
Un rapporto fra una madre forte e una figlia che, pur non avendo capito questa forza nella prima adolescenza, ora è grata a sua madre per questo suo essere un fiume in piena, perché nonostante tutto il dolore insito in una malattia terribile, nulla potrà cancellare ciò che è stato.
Un libro poetico, che racconta l'immobilità attraverso un viaggio lungo gli anni della guerra e della ripresa di un paese, l'Abruzzo, attraverso i ricordi di donna Esperia, la cui vita è stata certo parca di beni materiali, ma non degli affetti, dei suoi genitori e delle cinque sorelle, i cui nomi, come il suo, riecheggiano speranze e antiche leggende che hanno i nomi di Valchiria, Diamante, Clorinda, Clarice e Nives.
La famiglia
Ciò che resta, pagina dopo pagina, nella lettura del romanzo Mia madre è un fiume, è la persistenza degli affetti, dei legami familiari. Un mondo in cui nessuno è cancellato, non il bisnonno Rocco, né i genitori Fioravante e Serafina, né le sorelle adorate.
Un viaggio di relazioni, amore, della nascita del suo nipotino Giovanni. Tre generazioni a confronto che scorrono sul placido fiume della vita, e talvolta lo cavalcano, mai si fermano, mai muoiono, perché tutto continua a vivere attraverso il ricordo dell'altro. Attraverso gli occhi di una figlia che racconta sua madre a sua madre.
Autore: Donatella Di Pietrantonio
Editore: Elliot Edizioni
Pagine: 179